Il taglio inferto da Giulio Tremonti agli
istituti paritari resta per 50 milioni di euro Istituti privati, arriva la riforma.
Un emendamento alla Finanziaria delega Fioroni
Italia Oggi del 21/11/2006
Alla fine è uno dei pochi emendamenti ad
avercela fatta. Nel percorso accidentato della Finanziaria alla
camera, conclusosi domenica scorsa con l'approvazione a suon di
fiducia, sono poche le modifiche, e parliamo solo di quelle che
godevano dell'appoggio delle forze politiche di maggioranza, ad aver
superato il giro di boa del maxiemendamento. Niente da fare, per
esempio, per la proposta che eliminava la clausola di salvaguardia per
la scuola, ossia l'obbligo, voluto dal ministro dell'economia, Tommaso
Padoa-Schioppa, di conseguire i risparmi previsti pena la chiusura dei
corrispondenti finanziamenti alla fonte. Approvata dalla commissione
istruzione di Montecitorio, il governo non l'ha ripresentata nel
maxiemendamento. È passato invece un emendamento quasi fantasma, per
il parlamento, che aveva ricevuto poche attenzioni e che ItaliaOggi
aveva anticipato in esclusiva il 25 ottobre scorso. Un emendamento
partorito ai piani alti della coalizione, sul quale un ruolo decisivo
è stato giocato anche dalla presidenza del consiglio dei ministri. Nel
difficile equilibrio tra l'anima radicale della sinistra e i
cattolici, il governo ha rivisto il meccanismo dei finanziamenti delle
scuole private. Il taglio inferto da Giulio Tremonti agli istituti
paritari resta per 50 milioni di euro (sono 100 quelli reintegrati
dalla manovra). Ma dall'altra parte l'emendamento consente anche alle
scuole medie e superiori di accedere ai flussi finanziari. Scuole ad
oggi escluse dalla legge sulla parità.
´Il ministro della pubblica istruzione definisce
annualmente, con apposito decreto, i criteri e i parametri per
l'assegnazione dei contributi alle scuole paritarie e, in via
prioritaria a quelle che svolgono il servizio scolastico senza fini di
lucro e che comunque non siano legate con società aventi fini di lucro
o da queste controllate', recita l'emendamento. In tale ambito i
contributi sono assegnati secondo il seguente ordine di priorità:
scuole dell'infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di primo e
secondo grado. A decidere i criteri di assegnazione sarà un decreto
ministeriale.
Fino alla messa a regime del nuovo sistema di
obbligo scolastico, proseguono i percorsi sperimentali di istruzione e
formazione professionale di cui all'articolo 28 del decreto
legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. ´Restano, pertanto, confermati i
finanziamenti destinati dalla normativa vigente alla realizzazione dei
predetti percorsi. Dette risorse per una quota non superiore al 3%
sono destinate alle misure nazionali di sistema ivi compreso il
monitoraggio e la valutazione'. Il governo precisa l'esatta entità
della partecipazione finanziaria delle strutture che realizzano tali
percorsi e che devono essere accreditate dalle regioni sulla base dei
criteri generali definiti con decreto adottato dal ministro della
pubblica istruzione di concerto con quello del lavoro e della
previdenza sociale, previa intesa con la Conferenza unificata.
Dall'attuazione delle misure della Finanziaria,
dalla riduzione del numero di classi alla riconversione dei docenti
soprannumerari, dalle minori bocciature al taglio del personale Ata,
dovranno conseguire economie di spesa per un importo complessivo non
inferiore a euro 448,20 milioni per l'anno 2007, a euro 1.324,50
milioni per l'anno 2008 e a euro 1.402,20 milioni a decorrere
dall'anno 2009. Resta la clausola di salvaguardia: ad eccezione delle
spese relative alle competenze ´spettanti al personale della scuola e
dell'amministrazione centrale e periferica della pubblica istruzione',
saranno ridotti gli stanziamenti nei bilanci di viale Trastevere, ´in
maniera lineare, fino a concorrenza degli importi indicati'.
Si procede alla nomina sui posti previsti dal
bando di concorso ordinario a dirigente scolastico e, ove non
sufficienti, sui posti vacanti e disponibili relativi agli anni
scolastici 2007/2008 e 2008/2009, dei candidati del citato concorso
che abbiano superato le prove di esame propedeutiche alla fase della
formazione con la produzione da parte degli stessi di una relazione
finale e il rilascio di un attestato positivo da parte del direttore
del corso, senza effettuazione dell'esame finale previsto dal bando
medesimo.
Confermata la revisione, a decorrere dall'anno
scolastico 2007/2008, dei criteri e dei parametri per la formazione
delle classi: va incrementato il valore medio nazionale del rapporto
alunni/classe dello 0,4. Si procede, altresì, ed è questa la parte
nuova del testo, ´alla revisione dei criteri e parametri di
riferimento ai fini della riduzione della dotazione organica del
personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata)'. Resta al suo
posto anche la previsione di una riduzione delle bocciature.
Entro il 2010/2011 si dovrà realizzare il piano
di assunzioni che prevede 150 mila immissioni in ruolo per i docenti e
20 mila per gli Ata. Dal medesimo anno scolastico cessano di avere
efficacia le graduatorie permanenti e quelle dei concorsi per titoli
ed esami banditi in data antecedente alla data di entrata in vigore
della presente legge. ´In ogni caso, ove a seguito della piena
attuazione del piano triennale per le assunzioni a tempo indeterminato
del personale docente fosse necessario comunque procedere alla
copertura di posti disponibili', è l'aggiunta portata dal
maxiemendamento, ´potrà attingersi alle graduatorie permanenti nonché
alle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami banditi in data
antecedente a quella di entrata in vigore della presente legge'. |