Lettera aperta dei dirigenti scolastici
e dei direttori dei servizi generali e amministrativi
al ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni
Le certezze per le scuole statali.
Italia Oggi del
14/11/2006
La lettera aperta al ministro.
Signor ministro,
chi scrive è dirigente scolastico o direttore dei servizi generali e
amministrativi in servizio nella scuola statale.
Ci rivolgiamo a Lei per denunciare la grave situazione in cui si
trovano le scuole dopo cinque anni di politica scolastica sbagliata.
Lo facciamo non perché il restante personale della scuola, quello
docente con la sua centralità professionale e quello Ata con la sua
decisiva azione di supporto, non abbia ragioni e titolo per denunciare
le medesime questioni che veniamo esponendo, ma perché l'attività
istituzionale, nelle rispettive responsabilità e competenze, ci vede
impegnati in prima linea nella gestione delle risorse necessarie ad
assicurare le condizioni di valorizzazione del personale e la qualità
del servizio.
I guasti prodotti al sistema statale di istruzione sono stati enormi e
vanno urgentemente riparati.
Tagli ai bilanci, precarietà del lavoro, riduzione degli organici e un
decentramento amministrativo fuori controllo hanno messo a dura prova
il modello dell'autonomia scolastica messo a punto sei anni fa dal
governo di centro-sinistra.
In questi anni, le scuole hanno cumulato debiti fuori bilancio per
svariati milioni di euro nei confronti degli enti locali (pagamento
tassa ambientale) e del personale a cui è diventato difficile persino
pagare lo stipendio a fine mese.
La situazione debitoria in cui si trovano le scuole espone i dirigenti
scolastici e i direttori a un stato di contenzioso da parte del
personale, degli enti locali, fornitori e genitori.
A tutto questo, si aggiungono gli interventi dei revisori dei conti
che insieme con gli ex Csa e le ragionerie provinciali dello stato,
con le loro invasioni di campo, vigilano in maniera impropria
sull'autonomia scolastica e la contrattazione di istituto con effetti
negativi su: lavoratori e funzionalità della scuola.
Per tutti questi motivi il giorno 27 novembre 2007 ci troveremo sulla
scalinata del ministero della pubblica istruzione perché vogliamo
parlare con Lei e perché vogliamo attirare l'attenzione, Sua e della
pubblica opinione, su alcune questioni per nulla secondarie nella
conduzione quotidiana delle istituzioni scolastiche e che, al
contrario, sono alla base di una offerta formativa di qualità. In
quella occasione Le consegneremo un elenco delle scuole, già molto
numerose, che hanno aderito a questa nostra petizione.
Cordialmente,
seguono 250 firme