Taglio ai fondi per le supplenze:

proteste in Emilia Romagna.

da Tuttoscuola del 24 marzo 2006

 

In Emilia Romagna c’è un po’ di maretta nelle scuole e negli ambienti sindacali a causa di una nota del 7 marzo con cui l’Ufficio scolastico regionale ha comunicato drastici tagli per le supplenze brevi e saltuarie, invitando i capi d’istituto a contenere il più possibile le spese nel settore.

La stampa locale da giorni registra prese di posizione anche di rappresentanti del mondo politico e istituzionale per quella che viene considerata una minaccia al diritto allo studio.

Il direttore generale regionale, firmatario della nota, è intervenuto per portare precisazioni, che in parte confermano però la situazione di criticità dei finanziamenti per le supplenze.

"... già lo scorso anno, precisa il direttore generale Stellacci, a fronte di una spesa effettiva per le supplenze brevi e saltuarie di oltre 73 milioni di Euro, c’è stata una copertura di 42 milioni. Quest’anno i fondi a disposizione sono circa 31 milioni".

Pur nel rispetto dell’autonomia scolastica, il direttore generale ricorda ai capi d’istituto che per le supplenze brevi vi è l’obbligo di provvedere con personale interno alla scuola nel caso di sostituzioni inferiori ai 5 giorni nella Primaria (legge 23/12/1996), e ai 15 nella Secondaria (legge 28/12/2001). Un obbligo che tuttavia i sindacati della scuola non ritengono tale, almeno per la scuola primaria, perché le norme contrattuali consentono ai collegi dei docenti di utilizzare i docenti interni in altre attività anziché in supplenza nella scuola primaria.

Questo comunque non toglie nulla al fatto che le risorse siano drasticamente diminuite.

Colpa dei tagli decisi dal Governo oppure cattiva distribuzione delle risorse? Facciamoci un’opinione analizzando i fatti.