SIVADIS/1.

La Scuola Superiore della PA

formerà i valutatori dei dirigenti scolastici.

Tuttoscuola, 5/3/2006

 

Un accordo di collaborazione tra il MIUR e la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione (SSPA), sottoscritto nei giorni scorsi, prevede che la stessa SSPA e il MIUR progettino e realizzino un piano di formazione certificata rivolto ai valutatori di prima istanza del modello di valutazione dei Dirigenti Scolastici (DS) noto come SIVADIS, ormai giunto al suo terzo anno di sperimentazione, durante il quale ha assunto modalità di svolgimento che sono state complessivamente recepite nel recente contratto dei DS.

Ne ha dato notizia il direttore generale del personale della scuola, Giuseppe Cosentino, in occasione della riunione di insediamento del "Gruppo di lavoro nazionale" sul SIVADIS, formato dai 18 referenti regionali per la valutazione dei DS, che affiancheranno i quattro componenti del gruppo di coordinamento centrale.

In previsione della messa in ordinamento del SIVADIS saranno formati non meno di 600 valutatori, che costituiranno i circa 200 team paritari (1 dirigente tecnico, 1 dirigente amministrativo, 1 dirigente scolastico) incaricati di effettuare la valutazione di prima istanza: sia quella annuale, incentrata sull’autovalutazione dei risultati, che i team dovranno "riscontrare" sulla base di elementi oggettivi, sia quella pluriennale, che si estenderà alla valutazione delle azioni professionali e delle competenze dei DS. La valutazione finale spetterà sempre per legge al direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale.

 

SIVADIS/2.

Le competenze dei valutatori

Il piano di formazione dei futuri valutatori di prima istanza dei DS sarà messo a punto da un Comitato paritetico MIUR-Scuola Superiore della PA (3 componenti per parte), sarà finalizzato all’approfondimento delle basi teoriche della valutazione e dei suoi strumenti, e avrà come punto di riferimento le "Linee guida" per l’attuazione del SIVADIS, nella forma che esse assumeranno a conclusione della sperimentazione in corso.

Una particolare attenzione sarà riservata, si legge nell’accordo di collaborazione, alla tematica delle "competenze trasversali, integrate ed interfunzionali, necessarie per la valutazione della responsabilità dirigenziale, con particolare riferimento all’indennità di risultato, all’assegnazione e revoca degli incarichi, all’esercizio delle connesse responsabilità". Formulazione che pone una particolare enfasi sulle competenze che saranno acquisite dai valutatori, al termine del percorso formativo, al di là delle diverse funzioni svolte nella carriera di provenienza, e che potrebbe preludere ad una utilizzazione più ampia dei Dirigenti scolastici in qualità di valutatori, probabilmente necessaria per far fronte alle persistenti carenze di Dirigenti tecnici e soprattutto amministrativi (attualmente 150).

Il piano di formazione, la cui copertura finanziaria sembra a "futura memoria" in quanto non reca indicazione delle fonti di finanziamento, integrerà le attività in presenza, che si svolgeranno di norma nelle cinque sedi della SSPA, con moduli di formazione a distanza (e-learning) e in autoformazione. I tempi dovrebbero essere ragionevolmente brevi, in modo da assicurare il pieno funzionamento del sistema di valutazione a partire dall’anno scolastico 2007-2008.

La questione del finanziamento non è questione secondaria nella strategia di successo della iniziativa, che a differenza delle precedenti esperienze prevede che un dirigente scolastico faccia parte del nucleo di valutazione. La composizione plurima del nucleo richiede - come giustamente prevede il contratto - che la partecipazione al corso di formazione sia aperta, a domanda, a tutti i dirigenti scolastici con almeno 10 anni di servizio. L’elevato numero di nuclei che si dovranno costituire richiede un coinvolgimento di un gran numero di dirigenti scolastici. Avere presenti le criticità è la migliore garanzia per determinare le condizioni d’esercizio e dare concretezza realizzativa ai progetti di valutazione.

 

SIVADIS/3.

La valutazione dei DS sarà monitorata dall’INVALSI

Il MIUR prosegue nella sua strategia di consolidamento delle basi istituzionali della valutazione dei DS. Di questa strategia, che ha progressivamente ricevuto il consenso dei principali sindacati, fanno parte l’accordo con la Scuola Superiore della PA per la formazione certificata dei valutatori di prima istanza, e la decisione di affidare all’INVALSI, che già li aveva in parte svolti in questi tre anni di sperimentazione, compiti di più sistematica e approfondita analisi dei processi valutativi connessi all’attuazione, e soprattutto alla generalizzazione, del modello SIVADIS.
Contatti in merito sono in corso tra il MIUR e l’INVALSI, e si ritiene che essi possano approdare alla definizione di un modello operativo nel giro di qualche settimana.
L’obiettivo è quello di rendere efficace e trasparente il carattere "pattizio" – cioè bilaterale, consensuale, non gerarchico – sul quale si fonda tale modello di valutazione, e lo strumento "soft" del monitoraggio affidato all’INVALSI – ente preposto istituzionalmente alla valutazione del sistema di istruzione e formazione – viene ritenuto preferibile rispetto a qualunque altro sistema di controllo ancorato a procedure e verifiche di tipo burocratico, inapplicabili oltretutto ad un così elevato numero di destinatari (oltre 10.000).