Silenzio del Governo sul contratto dirigenti:

si va allo sciopero?

Tuttoscuola, 1/3/2006

 

Dopo il lungo silenzio e i diversi rinvii, sembrava finalmente che il Consiglio dei ministri fosse pronto a dare l’assenso all’ipotesi di accordo per il contratto dei dirigenti scolastici siglato a fine novembre (tre mesi fa), ma anche nell’ultima seduta di giovedì scorso non si è verificato nulla di nuovo.


L’Associazione nazionale presidi che si era detta fiduciosa dell’assenso, anche per le autorevoli assicurazioni ricevute, ora invece, dopo la nuova delusione, si è detta preoccupata e pronta ad assumere le iniziative conseguenti.

Ma nonostante tutto l’Anp spera ancora che la verifica da parte del ministero dell’Economia su alcuni elementi del tutto marginali si concluda a breve, tanto da pervenire presto al sospirato ok per un contratto scaduto da oltre quattro anni.
 

Meno fiduciosi e già sul piede di guerra si sono invece dichiarati da tempo Cgil-scuola, Cisl-scuola e Snals che, dopo aver dichiarato nelle scorse settimane lo stato di agitazione dei dirigenti scolastici, hanno ora avviato la procedura per la mobilitazione in vista dello sciopero.

Cgil-scuola, Cisl-scuola e Snals hanno infatti formalizzato la richiesta al MIUR e alla Funzione Pubblica di avvio della procedura conciliativa preordinata alla proclamazione dello sciopero generale dei Dirigenti Scolastici, con manifestazione nazionale a Roma, sia l'uno che l'altra inevitabili qualora il parere favorevole sulle "Ipotesi di Accordo" non sarà adottato nel corso della prossima riunione del Consiglio dei Ministri.

Ma il Governo vuole proprio rischiare lo sciopero della dirigenza prima delle elezioni?