Pubblicato in Gazzetta l'elenco dei progetti beneficiati
dal fondo per l'agevolazione alla ricerca.

Dal ministro Moratti una pioggia

di 115 milioni di euro sulle aziende.

da ItaliaOggi del 29/3/2006

 

Quasi 2 milioni di euro alla Filanto di Casarano per cercare di realizzare delle scarpe confortevoli ´per la completa soddisfazione del cliente'. Quattro milioni di euro alla Vitrociset, la società di Edoarda Crociani che gestisce la radaristica negli aeroporti italiani, per perfezionare il riconoscimento di oggetti ´in uno scenario multi input complesso'. Sono soltanto due fra le aziende che si sono aggiudicati il terno al lotto (vista la gran massa di richieste) di un contributo pubblico per la ricerca. Ma nessuno osi affermare che questi soldi sono stati distribuiti ora, perché fra poco si va alle urne. I 115 milioni di euro erogati ad aziende e organismi di ricerca, da parte del ministero dell'università e della ricerca, a dieci giorni dal voto, sono andati a premiare i migliori progetti presentati. E se i beneficiati vorranno essere grati al governo o al ministro Letizia Moratti, candidata sindaco di Milano, al momento di vergare la scheda, beh, questo è nelle cose. Certo è che l'erogazione dei fondi, da parte di tutti i ministeri quest'anno non si fa aspettare. Le cifre dei singoli finanziamenti del Fondo per le agevolazioni alla ricerca sono di tutto rispetto e molti dei progetti approvati davvero interessanti. La Procter & Gamble Italia, per esempio, ha ottenuto 3,8 milioni di euro per sviluppare un nuovo tipo di plastica a permeabilità selettiva. La Casa vinicola Calatrasi di San Cipirello si è aggiudicata 5,2 milioni di euro per elaborare nuove tecniche di vinificazione. C'è anche chi, come la Macplast di Carmelo Manuli di Milano che per 2 milioni di euro si è impegnato a svolgere una ricerca su un nuovo film agricolo in grado di convertire i raggi UV in infrarossi oppure la Meridionale impianti spa di Catania, che per 4,7 milioni di euro elaborerà lo studio di ´un sistema innovativo di trattamento e recupero dell'idrogeno e dei clorosilani contenuti nei gas di scarico dei reattori epitassiali utilizzati nella produzione dei semiconduttori'. In un clima di crisi energetica non mancano le idee innovative in questa direzione. La B&T impianti di Benedetto con sede a Lazzaro, per 2,1 milioni di euro, cercherà di realizzare un impianto per lo smaltimento di fanghi organici, a mezzo pirolisi, finalizzato proprio alla produzione di energia elettrica. Non mancando nemmeno i settori di ricerca privata sulle difficili frontiere delle nuove tecnologie. E non deve ingannare il fatto che le sedi di queste aziende siano apparentemente ai margini dei circuiti internazionali. È il caso, per esempio, della Masmec di Modugno e dell'Istituto di chimica biomolecolare di Sassari che si divideranno 3,64 milioni di euro per elaborare metodologie innovative per il controllo robotizzato nella diagnostica molecolare del Dna. Oppure della lay Line Genomics di Roma, in collaborazione con l'università degli studi di Salerno, che con 2,8 milioni svolgerà ricerche sullo sviluppo pre-clinico di anticorpi che bloccano il sistema NGF/TrkA. O ancora della Tecnogen di Piana di Monte Verna che ha ottenuto 1,690 milioni di euro per svolgere ricerche su nuovi farmaci per la terapia di patologie neurodegenerative del sistema nervoso centrale a carattere infiammatorio ed autoimmune. Dopo anni di attesa, dunque, tutte queste aziende dopo che il loro nome è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale possono passare alla banca per ritirare l'assegno. Potenza delle elezioni.