Per la seconda lingua straniera

niente prof ad hoc.

da ItaliaOggi del 14/3/2006

 

La seconda lingua alle medie non va in organico di diritto. Ossia non deve essere conteggiata per stabilire quante cattedre spettano ufficialmente al singolo istituto per le assunzioni. I nuovi posti necessari, insomma, devono essere assegnati in organico di fatto, nel momento in cui i dirigenti scolastici riscontreranno che c'è un fabbisogno più consistente di quello stimato. È quanto si evince da una nota emanata l'8 marzo scorso dal ministero dell'istruzione.

L'amministrazione centrale ha chiarito che, anche per quest'anno, gli organici saranno calcolati come se la riforma Moratti non esistesse.


E dunque la seconda lingua straniera non fosse stata introdotta. Un chiarimento importante, visto che alcune scuole hanno invece conteggiato la materia per ottenere più insegnanti in organico. Il testo normativo cui invece si farà riferimento rimarrà, ancora per quest'anno, il decreto del presidente della repubblica n. 782/82. Che prevede 30 ore settimanali per le scuole medie a tempo normale e fino a 40 ore per l'ex tempo prolungato (33 ore di lezione frontale alle quali vanno aggiunte fino a 7 ore per la mensa e il dopo mensa). Per quanto riguarda l'ex tempo prolungato, il modello delle 40 ore risulterebbe coincidente con quello previsto dalla riforma Moratti (legge n. 53/2003) nell'ordine di 891 ore obbligatorie + 198 ore opzionali e facoltative +231 ore di mensa e dopo mensa. Il tutto per complessive 33 settimane di 40 ore ciascuna, così composte: 27 ore obbligatorie + 6 ore opzionali e facoltative +7 ore di mensa e dopo mensa. In ogni caso, almeno per quest'anno, le cattedre relative all'insegnamento della seconda lingua non saranno calcolate nell'organico di diritto. Il che vuol dire che i nuovi posti non potranno essere utilizzati per la mobilità a domanda. E nemmeno per le immissioni in ruolo. Con la sola eccezione dei posti già assegnati alle scuole che avevano attivato la sperimentazione della seconda lingua straniera (il cosidetto bilinguismo). Tutto ciò era già stato chiarito dal ministero dell'istruzione con la circolare n. 18 del 28 gennaio scorso. Che però non è servita a impedire che circa 900 istituzioni scolastiche, su tutto il territorio nazionale, introducessero i posti della seconda lingua direttamente nelle proposte di organico di diritto acquisite a sistema negli ultimi giorni. E per sanare la questione l'amministrazione centrale ha elaborato un elenco con tutte le scuole che sono incappate nell'errore ´affinché ciascun Csa interessato', si legge nella nota ministeriale, ´possa effettuare i dovuti controlli e operare, attraverso le funzioni di organico di diritto, la cancellazione dei dati relativi alla seconda lingua comunitaria. Tale intervento', recita il provvedimento ´che dovrà essere effettuato tempestivamente e comunque prima della prenotazione della fase associativa, consentirà l'automatico aggiornamento delle cattedre e delle ore residue a cura delle predette funzioni del sistema informativo'.