Parigi, la denuncia di una mamma. Il Ministero vuole porre rimedio

"Giochi violenti sempre più diffusi

durante la ricreazione a scuola".

Giampiero Martinotti, la Repubblica del 4/3/2006

 

PARIGI - Li chiamano «piccoli massacri tra amici», ma fanno accapponare la pelle dei genitori e suscitano l´allarmata reazione dei responsabili scolastici: sono i giochi violenti durante la ricreazione nelle scuole medie, una novantina di pratiche recensite finora che testimoniano un'inquietante esplosione della brutalità. Una donna ha recentemente rotto l'omertà che regna in certe zone e ha denunciato alla magistratura le violenze subite dal figlio. E il ministero della Pubblica istruzione ha deciso di creare un gruppo di lavoro per studiare la situazione e proporre i rimedi.

Uno dei giochi più pericolosi e più diffusi è quello del fazzoletto, una vecchia pratica sessuale riconvertita dai ragazzini: si tratta di strangolare o di strangolarsi con un asciugamano o una cintura per provare le sensazioni create dalla mancata irrigazione sanguigna del cervello. Fuori delle mura scolastiche, dicono alcune associazioni citate dal quotidiano «Le Parisien», questa pratica avrebbe provocato almeno 200 decessi. Altro gioco diffuso è quello della moneta: si gioca a testa o croce, chi perde deve sfregarsi la mano su un muro fino a farla sanguinare. E ancora il gioco del delta, che possiede molte varianti: in generale, un gruppo di ragazzi sceglie una vittima, magari il giorno del suo compleanno, e la riempie di botte, senza motivo se non il gusto di picchiare. Infine, anche una novità arrivata dall'Inghilterra: ceffoni al primo venuto, filmati con un telefonino e diffusi su internet.

Secondo Grégory Michel, uno psicologo che studia da vicino il fenomeno, si tratta di «pratiche di adolescenti, che vedono cambiare il loro corpo e sono soggetti a pulsioni aggressive, creando smarrimento nei loro genitori. Cercano i loro limiti e li sperimentano, anche a costo di andar troppo lontano. In un gioco come quello del fazzoletto lo si vede chiaramente: la ricerca di sensazioni forti li spinge a prendere rischi sconsiderati». Non ci sono state finora ricerche dettagliate per valutare con esattezza il fenomeno, ma Michel afferma di aver notato un aumento dei giochi pericolosi, «sempre più banalizzati e sempre più trash». Sono diffusi soprattutto nelle scuole medie, ma si comincerebbero a vedere anche nelle elementari.