«Riforma eccellente»

«Umiliate le scuole tecniche».

15/3/2006

 

 

DOMANDA.
Una cosa è stata fatta, le riforme della scuola e dell’università. Allora dico a Berlusconi se è davvero convinto che questo servirà a far rimanere qualche cervello italiano di più in casa. E poi chiedo per il futuro, al professor Prodi: le riforme ci sono, voi che farete? Le azzererete? Ricominceremo daccapo? Salverete qualcosa?

 

Berlusconi: «La riforma della scuola loro la vorranno azzerare, è scritto anche sui manifesti nelle strade italiane. Io credo invece che questa riforma della scuola sia qualcosa di molto positivo. Noi abbiamo creato otto licei e poi abbiamo dato dignità alla formazione professionale, che porta a dei diplomi con validità nazionale e con validità europea.»

 

Prodi: «Vorrei dire a tutti gli italiani che io concepisco il Governo come un cambiamento in continuità. La prima cosa che farò dopo la vittoria delle elezioni sarà di invitare il presidente del Consiglio e il dottor Gianni Letta a colloquio per il passaggio delle consegne. Chiederò a tutti i miei ministri di dialogare con il loro predecessore, in modo che si abbia chiara l’idea che (...) non è un governo che divide, come è stato quello di adesso, ma è un governo che unisce. Nella riforma della scuola il comportamento sarà il medesimo, ci sono alcuni punti fondamentali che non condividiamo, c’è la scelta prematura a 13 anni. Se uno sceglie a 13 anni, sono i suoi genitori che scelgono. La seconda cosa: in questa riforma le scuole tecniche sono state umiliate. Dobbiamo fare le scuole tecniche del ventunesimo secolo. L’insegnamento della tecnologia è messo in secondo piano, tanto che si stanno chiudendo gli istituti tecnici, che sono la forza della nostra industria, e le associazioni industriali sono preoccupatissime. (...) E dobbiamo ridare dignità agli insegnanti.»