Le richieste della Gilda al nuovo Ministro.
da
Tuttoscuola del 16/5/2006
Nell’ attesa che nuovo governo e nuovo
ministro dell’Istruzione si insedino, anche la Gilda ha messo le carte
in tavola. E lo ha fatto ripresentando le proprie posizioni in merito
a tre grandi nodi della scuola:
1) Riforma Moratti.
2) Precariato
3) Esame di maturità
Nel sito www.gildains.it la Gilda degli insegnanti ricorda che quelle
posizioni sono state elaborate da tempo e rappresentano convinti punti
fermi della propria politica sindacale.
Ecco quindi che la Gilda degli Insegnanti richiede:
o "il ritiro della Riforma della scuola, inaccettabile tra l’altro
rispetto: alla gerarchizzazione della funzione docente che interviene
sulla libertà d’insegnamento costituzionalmente garantita; a carichi
di lavoro burocratico che appesantiscono inutilmente la funzione
primaria dell’ insegnare; alla trasformazione della scuola da
Istituzione pubblica in un servizio a "domanda privata" che prevede
l’ingerenza delle famiglie; all’introduzione delle "opzionalità" nella
costruzione dei curricoli. Chiede inoltre il ripristino del principio
costituzionale dell’obbligo scolastico";
o "la stabilizzazione immediata di tutto il personale precario. Ma
l’impegno della Gilda sul fronte del precariato scolastico non è
recente. Lo testimoniano gli innumerevoli documenti, incontri e
iniziative, che hanno portato, nel maggio del 2005, alla formulazione
del "Libro bianco sul precariato" e del "Progetto per l’assunzione di
200.000 docenti precari". )";
o la commissione esterna per gli esami di Stato, come "già nel lontano
dicembre 2001, promosse un appello per convincere il Governo
dell’epoca a ritirare l’articolo della Finanziaria 2002, che prevedeva
Commissioni d’esame composte dai soli docenti interni. L’appello fu
sottoscritto da decine di docenti universitari e personalità del mondo
della cultura, tra gli altri da Margherita Hack e Lucio Russo.