legambiente scuola news
N. 49, MAGGIO 2006
Notizie e commenti sul mondo della scuola

 

Legambiente Scuola News, n. 49, maggio 2006.

da Legambiente del 24/5/2006

 

Indice

  1. Un paese al bivio: i nodi della politica scolastica

  2. Fermate subito il Decreto legislativo 226/’05

  3. Sicurezza nelle scuole: i tagli della Moratti

  4. Agenda

 

1. Un paese al bivio: i nodi della politica scolastica

1° giugno  ore 15.30 – 19.30

Incontro pubblico

ROMA – c/o ITT C. Colombo, via Panisperna 255

Legambiente Scuola e Formazione, in occasione della sua Assemblea nazionale, promuove un incontro pubblico con i responsabili scuola dei Partiti che sostengono il nuovo Governo per confrontarsi sulle principali sfide e sulle azioni più urgenti, per ricominciare a costruire una scuola pubblica di qualità.

Intervengono:

Fiorella Farinelli DL La Margherita, Loredana Fraleone Rifondazione Comunista, Andrea Ranieri Democratici di Sinistra.

Partecipano alla discussione:

Angelo Bottiroli Dirigente Scolastico, Diana Cesarin MCE, Domenico Chiesa CIDI, Gigliola Corduas FNISM, Luciano Corradini UCIIM, Simonetta Fasoli Proteo Fare Sapere, Sergio Giovagnoli ARCI; Gregorio Iannacone ANDIS, Roberto Iovino UDS, Angela Nava CGD, Paolo Mazzoli ASAL, Mariangela Prioreschi AIMC, Renata Puleo Dirigente Scolastico.

E’ stato invitato il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni.

La crisi di motivazione e di prospettive del sistema pubblico dell’educazione e dell’istruzione rappresentano un rischio per tutto il Paese, una priorità da affrontare per il nuovo Governo.

I segnali in questi anni si sono moltiplicati.

Il nozionismo dei programmi morattiani e la diffusione di culture antiscientifiche e conservatrici hanno reso più debole la capacità di interpretazione razionale della realtà nelle nuove generazioni. Il crescere delle disuguaglianze e della precarietà ha profondamente inciso sulla fiducia nel futuro e sul valore sociale della conoscenza nelle nuove generazioni. Il familismo riemergente e la prosecuzione di politiche dissennate nel territorio hanno tolto spazio all’autonomia e al protagonismo dei ragazzi. L’Italietta dei furbi, della speculazione e dell’illegalità ha ulteriormente impoverito la qualità culturale e la tenuta sociale dei territori.

Il quadro complessivo presenta un evidente e pericoloso deterioramento. Ciononostante siamo convinti che nel Paese ci siano le risorse per invertire la tendenza. In questa prospettiva la scuola pubblica rappresenta una risorsa fondamentale. Ma la scuola non può essere lasciata sola, perché, come ha dimostrato anche l’indagine PISA, solo la qualità culturale dei territori è in grado di promuovere un buon livello di istruzione per tutti.

C’è bisogno di una nuovo progetto culturale e sociale che dia il senso della prospettiva e rilanci la fiducia nel futuro. Qui le sfide con cui nei prossimi anni si dovranno confrontare gli educatori, le scuole, il mondo della ricerca, le organizzazioni associative, sindacali e politiche, le Amministrazioni locali, il Governo.

  

2. Fermate subito il Decreto legislativo 226/’05

Appello per il ritiro immediato del Decreto Legislativo sul secondo ciclo del Sistema di Istruzione

Al prof. R. Prodi
Presidente del Consiglio

All’on.le Giuseppe Fioroni
Ministro dell’Istruzione

Ai Capigruppo dei gruppi parlamentari dell’Unione

Ai responsabili scuola dei partiti dell’Unione

Ci sono casi in cui il semplice trascorrere del tempo determina il compimento di fatti che non si condividono e che anzi si vogliono fermare.

Il Decreto Legislativo n. 226/’05 di attuazione di quanto previsto dalla legge 53/’03 sul secondo ciclo, prevede che il nuovo assetto duale, costituito da licei statali da una parte e dal sistema di istruzione e formazione professionale regionale dall’altra, parta dall’a.s. 2007/’08.

Le scuole superiori del paese si ritroveranno, quindi, a settembre prossimo a programmare la propria offerta formativa per l’anno scolastico 2007/08 sulla base di quella normativa.

Nei mesi di novembre e dicembre tale offerta sarà presentata, nelle attività di orientamento, agli studenti e ai genitori delle classi terminali della scuola media, e nel mese di gennaio 2007 le stesse scuole superiori riceveranno le iscrizioni ai corsi, sulla base delle scelte a quel punto decise dagli studenti.

Per questi motivi, rivolgiamo un Appello affinché con l’avvio della nuova legislatura si ritiri immediatamente, prima della pausa estiva dei lavori parlamentari, il decreto legislativo n. 226/’05, insieme ai Decreti ministeriali che ne costituiscono il corollario, pena la sua attuazione, difficilmente reversibile, vista la strutturazione duale del secondo ciclo lì delineata.

Il mancato ritiro produrrebbe un’inaccettabile e precoce separazione fra giovani adolescenti, ai quali vanno invece garantiti una formazione culturale più approfondita e duratura, livelli più alti d’istruzione e accesso duraturo alla formazione, per essere cittadini consapevoli nella complessa società della conoscenza, e come chiesto in questi anni da uno straordinario movimento che si è opposto alla Riforma Moratti.

La sospensione immediata del decreto è la condizione indispensabile per raggiungere molti degli obiettivi fissati dal programma dell’Unione e per avviare un processo di ricostruzione e rilancio della scuola pubblica di qualità e inclusiva, obiettivo condiviso dalle organizzazioni (associative, sindacali e politiche) e dai movimenti che in questi lunghi cinque anni si sono battuti contro la politica scolastica del Governo di centro destra. Solo così sarà possibile cominciare a realizzare in tempi brevi un processo di cambiamento della scuola veramente condiviso, a partire dall’innalzamento dell’obbligo di istruzione, senza il ricatto di una situazione caratterizzata da misure ispirate ad un’idea di istruzione di segno opposto.

Primi firmatari

Anna Maria Ajello, Paolo Batoli, Giancarlo Baronti, Andrea Canevaro, Silvia Caravita, Marcello Cini, Elisabetta Falchetti, Paola Falteri, Paolo Guidoni, Nicoletta Lanciano, Pietro Lucisano, Giunio Luzzatto, Cristina Papa, Clotilde Pontecorvo, Alessandro Portelli, Edoardo Sanguineti, Marianella Sclavi, Benedetto Vertecchi

L’appello è promosso dal Tavolo Fermiamo la Moratti

 

3. Sicurezza nelle scuole: i tagli della Moratti

Il Ministro Moratti non c’è più, a Viale Trastevere è stata sostituita dal Ministro Fioroni ma continua l’onda lunga dei tagli alla scuola imposti dalla finanziaria 2006.

La nota prot. n. 883 dell’8  maggio scorso “Sicurezza nelle scuole: indicazioni didattico operative” porta a 19.330.583 euro i finanziamenti (un taglio di 1.327.693 euro, -6,43% rispetto allo scorso anno). Vengono poi aggiunti 50.000 euro per l’adeguamento dei supporti multimediali per l’aggiornamento e la formazione del personale scolastico.

Questo ennesimo taglio  da parte dell’ex governo va aggiunto a quello di 12.928.044 euro (un taglio del 62,58% su quanto stanziato nell’esercizio finanziario 2005) fatto dal Ministro Tremonti col suo decreto taglia spese n. 211 del 17 ottobre 2005 (vedi dossier “Scuola pubblica: liquidazione di fine stagione).

I finanziamenti, oltre che per la formazione del personale docente e non docente sono destinati anche ad altre iniziative previste in materia di igiene e sicurezza sul lavoro (valutazione del rischio, adeguamento delle attrezzature e di materiali destinati all’attività didattica…).

Intanto il 30. 6. 2006 scade l’ennesima proroga alla messa a norma di tutti gli edifici scolastici. Ci sarà l’ennesimo rinvio per evitare la chiusura per inagibilità delle scuole? Probabilmente sì, dal momento che ben poco si è fatto per risolvere il problema, mancando le risorse finanziarie.

E dell’esito dei lavori dell’Anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica presentata dal MIUR il 22. 10. 2004, attuazione peraltro tardiva di quanto disposto dalla L. 23/96 e che doveva completare il monitoraggio degli oltre 41.000 edifici scolastici italiani entro ottobre 2005 nulla si sa. Tanto meno appaiono all’orizzonte risorse finanziarie. Eppure le scuole  italiane sono frequentate ogni giorno da più di 8 milioni di persone.

Anche di questo deve tener conto il nuovo Ministro!

 

4. Agenda

La Terza Assemblea Nazionale di Legambiente Scuola e Formazione si terrà dall’ 1 al 3 giugno 2006.

Un Paese al bivio, per essere capaci di futuro

PROGRAMMA:

1° giugno  ore 15.30 – 19.30

Incontro pubblico

ROMA – c/o ITT C. Colombo, via Panisperna 255

 

2 giugno

Poggio Mirteto (Rieti) 

Il ruolo di un’associazione di educatori ambientalisti

La qualità culturale dei territori: una sfida possibile

 

3 giugno

Poggio Mirteto (Rieti)

Un Paese al bivio: le politiche per l’educazione allo sviluppo sostenibile

Costruiamo l’associazione nel territorio, rilanciamo le iniziative

Per informazioni ufficio nazionale Legambiente Scuola e Formazione tel.06-86268350, fax 06-86268351, e.mail scuola.formazione@mail.legambiente.com