Devolution, una riforma ad efficacia differita.

da Tuttoscuola del 6/5/2006

 

Una minima parte delle modifiche proposte entrerà in vigore subito dopo il referendum, se confermativo della volontà espressa dal Parlamento, un seconda parte dal 2011, la parte residuale solo dopo la prima scadenza del Senato Federale, ossia nel 2016.

La legge modifica oltre 50 articoli della Costituzione ed incide su aspetti significativi dell’ordinamento costituzionale.

Le modifiche più incisive riguardano la composizione e la durata di Camera e Senato, la riduzione del numero di parlamentari, la ripartizione della competenza legislativa tra le due Camere, il riconoscimento alle Regioni di una competenza legislativa esclusiva su scuola, sanità e polizia amministrativa, l’introduzione della sfiducia costruttiva, la ridefinizione dei poteri del Capo dello Stato, il forte rafforzamento dei poteri del Premier.

Si tratta di modiche profonde che hanno come conseguenza la trasformazione del nostro sistema politico da parlamentare a presidenziale.

Si tratta insomma di una questione aperta, di un fatto politico serio, di una grande sfida che attende in questi due mesi le forze politiche e culturali del Paese.

Per quanto concerne, in particolare, la materia istruzione la rivista "Tuttoscuola" in continuità con l’attenzione sempre riservata alle questioni connesse all’attuazione del Titolo V, parte seconda, della Costituzione, parteciperà al dibattito per fornire ai lettori puntuali elementi di conoscenza e di giudizio sui contenuti del riformulato articolo 117 che potrebbero affievolire la garanzia posta a tutela dell’unitarietà del sistema nazionale di educazione e istruzione.