Scuola. Per la maturità 2006 stanziata solo la metà dei soldi necessari. La Moratti persona poco seria. Sarà il centrosinistra a restituire allo studente la sua centralità.

Al centro lo studente.

  di Alba Sasso, da Aprile On Line.info del 30/5/2006

 

Sembra incredibile. Tra i regali di fine stagione di Letizia Moratti c’è anche questo. Per la maturità del 2006 è stata stanziata solo la metà della cifra necessaria. E non solo. Non sono stati stanziati neppure i fondi per completare il pagamento dei docenti per gli esami dello scorso anno. “Che me ne importa di queste piccole miserie?” sembra dire l’ex ministro. Il volto di Letizia Moratti sorride nelle strade di Milano, occhieggia dai taxi pubblici, forse non ignara ma sicuramente impermeabile ai problemi che si è lasciata dietro le spalle. Mai - andava dicendo nei salotti televisivi - un governo ha speso tanto per la scuola. Eppure i tagli ai servizi hanno sfiorato in questi anni l’80%, nella scuola come nell’Università. Ma il taglio di spesa sugli esami di maturità mi sembra una scelta di sciatteria e di disattenzione particolari, una scelta contro studenti e docenti. Non bastava aver delegittimato di fatto gli esami di stato con le commissioni tutte interne, non bastava aver alimentato diplomifici che hanno regalato promozioni e voti alti. Al fondo una incapacità a capire quanto siano importanti serietà e rigore per quello che non è solo un esame, ma un “passaggio” importante nella vita di ragazze e ragazzi. Esame che, con le commissioni esterne o perlomeno miste, era anche il momento in cui ogni scuola si confrontava con altre esperienze e si sottoponeva a una valutazione esterna. Insomma un momento di crescita e di confronto, per tutti. Vi ricordate della “centralità dello studente”, ossessivo slogan della propaganda morattiana? Beh, per noi quella centralità sarà onorata con i fatti. A cominciare dalla modifica della maturità prevista del programma dell’Unione. Per restituire valore al lavoro dei tanti onesti che nella scuola vivono e lavorano, per dire che la scuola è importante e che di essa occorre avere rispetto e cura.