Vincenzo Brancatisano

Provocatoria e riuscita iniziativa di un insegnante del “Calvi”.

Studenti in gita? Sì, ma solo i più bravi.

La meritocrazia a volte funziona più di tanti inutili convegni
 

da vincenzobrancatisano.it, 28/5/2006

 

Finale Emilia (Mo) –  Il loro professore è stato chiaro e quanto mai convincente. All’inizio dell’anno ha promesso agli alunni che avrebbe portato in gita solo i più bravi, dopo una selezione che avrebbe tenuto conto del merito. E così è stato per un gruppo di studenti dell’Istituto ‘Calvi’.  Quaranta studenti di seconda dell’Istituto tecnico agrario ‘Calvi’ di Finale sono partiti per un viaggio premio di tre giorni, culminato l’altro pomeriggio a Roma con la visita di Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati. Baciati dalla fortuna, il loro ingresso è coinciso proprio con la riunione per il voto di fiducia al Governo presieduto da Romano Prodi, cui hanno assistito. Voto di fiducia che rientrava nel programma di Diritto-Economia, insegnata dal loro docente Stefano Misitano, ideatore dell’iniziativa basata sui contestati ma spesso efficaci criteri meritocratici. Si legge nel programma che gli studenti del biennio del Calvi hanno affrontato lo studio della materia ‘come primo ed indispensabile strumento per la comprensione della realtà sociale attraverso la conoscenza dei principali aspetti giuridici ed economici che forniscono le regole di comportamento nei rapporti sociali’.  L’intenzione era anche quella di potenziare nei ragazzi la competenza linguistica e di favorirne la crescita civile. “Nel lungo percorso di crescita - prosegue il programma - gli alunni sviluppano la propria educazione civile e socio-politica verificandola immediatamente nelle esperienze di relazione a scuola, facendo esercizio di tolleranza, rispetto degli altri, responsabilità e solidarietà”. E’ nelle classi seconde che Misitano ha deciso di imprimere la svolta. Ha puntato sugli argomenti che investono lo scenario politico, che se assimilati bene consentono di decodificare i complessi meccanismi che disciplinano la politica e di avvicinarsi alla lettura di quanto la riguarda. Il Diritto è insegnato negli istituti tecnici e professionali e solo in qualche classe sperimentale dei licei, ma la materia ha subìto un taglio pesante con la recente Riforma Moratti, peraltro in procinto di essere abrogata, almeno così sperano i docenti che hanno creduto nel programma dell’Unione. Diritti, doveri, libertà, distribuzione del carico tributario, ordinamento della Repubblica, enti locali, lavoro, crisi, inflazione: questi alcuni degli argomenti studiati in vista del viaggio premio.  La prova finale ha attribuito ad ognuno degli 80 alunni frequentanti un punteggio e una posizione in graduatoria e solo i primi quaranta hanno potuto prender parte al viaggio, assieme a Misitano e ad alcuni alunni disabili che hanno concluso un autonomo percorso. “La natura competitiva dell’iniziativa ha fatto da traino ad un aumento dell’interesse da parte della quasi totalità degli alunni, avvicinandoli alle istituzioni”, annuncia il professore.  Che conferma, giustamente soddisfatto: “La gara ha costituito un positivo ed originale esperimento basato su criteri meritocratici”.

 

L’articolo di Brancatisano è apparso sulla Gazzetta di Modena del 24 maggio 2006