Germania: uniformi bipartisan

da TuttoscuolaNews  N. 245, 15 maggio 2006

 

In Germania il governo delle larghe intese  CDU-SPD  produce  inattese convergenze anche sul terreno della politica scolastica,  come  mostra la proposta del ministro della giustizia  Brigitte  Zypries  (SPD)  di introdurre  l'obbligo  dell'uniforme  per  gli  allievi  delle  scuole pubbliche per favorire l'integrazione  degli  immigrati  stranieri,  a cominciare dagli studenti.

La proposta è stata accolta con favore dal  ministro  dell'istruzione Annette Schavan (CDU), secondo la quale  "se  una  divisa  uguale  per tutti serve all'identificazione con  la  scuola  e  si  pone  come  un simbolo di una comunità di tutti coloro  che  partecipano  alla  vita scolastica, allora si tratta di qualcosa di positivo". La decisione di introdurre l'obbligo di portare l'uniforme dovrebbe però, secondo  la Schavan, essere assunta dalle singole scuole, e  non  dalle  autorità centrali.

La proposta è scaturita nell'ambito  del  dibattito  sviluppatosi  in Germania dopo che una scuola di Bonn aveva deciso  di  vietare  a  due allieve di fede islamica, fra l'altro maggiorenni, l'uso del burqa  in classe. Con l'introduzione delle uniformi "si supererebbe non solo  la questione del burqa, ma anche i problemi che si  manifestano  per  via delle differenze sociali",  ha  detto  la  socialdemocratica  Zypries, contraria alla moda dei costosi  vestiti  griffati,  inaccessibili  ai più poveri.

Tutti  d'accordo?  Niente  affatto:  la  Germania  è  una  repubblica federale   nella  quale  la  competenza  legislativa  per  il  settore dell'istruzione è delle Regioni (Laender),  e  già  alcuni  ministri regionali si sono detti contrari, anche  a  causa  del  ricordo  della gioventù nazionalsocialista in divisa, che ha  suscitato  sospetti  e ostilità verso  le  uniformi,  così  normali  e  diffuse  nel  mondo anglosassone.