Convegno Treellle a Roma il 4 luglio 2006.

 di Maria Domenica Di Patre e Donatella Rossi,
dalla Gilda degli Insegnanti, 5/7/2006

 

Ieri  si è svolto a Roma un incontro dell’Associazione Treellle per la presentazione del Quaderno N. 5 sul tema “Per una scuola autonoma e responsabile” con la partecipazione del Ministro dell’Istruzione G. Fioroni;  per la Direzione Nazionale della Gilda degli Insegnanti era presente Maria Domenica Di Patre.

Di particolare interesse è stato l’intervento del Presidente dell’Associazione , Attilio Oliva.

Secondo il “competente” signore, da un’analisi dei livelli d’istruzione della popolazione italiana e dai risultati relativi all’indagine OCSE-PISA sull’apprendimento degli studenti, l’Italia risulterebbe nettamente al di sotto della media europea e su questo si basano alcune delle sue “interessanti” considerazioni:

-    in Italia ci sono troppi insegnanti (200.000 in più!) e “la quantità non fa la qualità”

-    l’Italia spende molto per l’istruzione, ma non è europea nei risultati

-    solo gli insegnanti meritevoli andrebbero incentivati con aumenti di stipendio che i dirigenti dovrebbero garantire  soltanto in base ai risultati ottenuti dai docenti e verificati tramite test nazionali e tramite il giudizio delle famiglie

-    l’attuale modello di scuola si basa su parametri sbagliati in quanto il 4% degli studenti è costituito da figli di immigrati e da disabili che abbassano la qualità dell’istruzione!

Incisiva, appropriata e determinata la risposta del Ministro dell’Istruzione, On. Fioroni:

-    la scuola italiana rappresenta una fondamentale risorsa per il nostro Paese

-    è un enorme errore non considerare la straordinaria capacità degli insegnanti italiani che permette di migliorare le competenze dei nostri studenti.

-    la modernità del nostro Paese consiste anche in un cospicuo numero di docenti che “stanno dentro la voce integrazione”, “perché nel terzo millennio il diritto all’istruzione come strumento all’integrazione ha un valore aggiunto e non significa qualcosa da tagliare”.

-    La scuola è una comunità e non un’azienda “L’AZIENDA LASCIA A CASA CHI NON PRODUCE, LA COMUNITA’ PORTA DENTRO E INCLUDE”.

-    La situazione scolastica nelle zone più disagiate, zone montane, sismiche o a degrado ambientale, vanno supportate e non penalizzate e pertanto la scuola rappresenta un punto di riferimento per il cittadino che deve essere considerato di serie A, come tutti gli altri.

Nell’ambito del problema precariato, il Ministro si è dimostrato propositivo dichiarando di aver già un piano triennale di assunzioni per risolvere questo annoso problema.

La Gilda degli Insegnanti ha apprezzato molto l’intervento del Ministro che sembra in linea con le richieste dell’Associazione; speriamo comunque che le parole corrispondano ai fatti.
 

Maria Domenica Di Patre

Donatella Rossi