Question time sulle primine.
da
Tuttoscuola del 6/7/2006
Come mai tanti bambini, obbligati alla
prima elementare, sostengono l’esame di idoneità per passare
direttamente alla seconda classe?
Lo chiede al ministro dell’istruzione con interrogazione a risposta
immediata in Commissione Cultura della Camera (n. 5-00054) l’on. Alba
Sasso che, sulla scorta di notizie di stampa che avrebbero riferito di
mille bambini pugliesi passati con l’esame di idoneità direttamente
alla seconda classe per il prossimo anno scolastico, chiede al
ministro "quali iniziative vorranno essere intraprese per verificare
nelle opportune sedi istituzionali la legittimità di una frequenza
anticipata nella scuola elementare che rischia di essere attuata in
forme e in modi non compatibili con il rispetto dei ritmi di crescita
dei bambini e delle bambine".
L’on. Sasso nella sua interrogazione individua, quale causa del
fenomeno, il decreto ministeriale 776 del 31 gennaio scorso che, a suo
dire, avrebbe favorito tale ricorso alla frequenza precoce nella
scuola primaria.
A dire il vero, la nota che accompagna il decreto citato non prevede
gli esami di idoneità di cui parla l’on. Sasso, ma riferisce invece
del fatto che chi frequenta scuole private non è tenuto a sostenere
ogni anno l’esame di idoneità per passare alla scuola statale.
Gli esami di idoneità per passare anzitempo alla classe successiva a
quella dell’età corrispondente, in uso da decenni nella scuola
primaria consentendo quel fenomeno delle "primine" tanto deprecato da
taluni ma utilizzato da numerose famiglie soprattutto delle aree
meridionali, è stato definito da altra norma.
In un primo tempo sembrava che tale istituto normativo venisse
abrogato, ma il decreto legislativo 59/2004 sul primo ciclo, pur
prevedendone l’abrogazione, lo ha fatto rivivere tale e quale con la
stessa formulazione(art. 8).
Attualmente, pertanto, oltre agli anticipi di iscrizione alla prima
classe, i nati dopo il 30 aprile possono chiedere legittimamente il
passaggio alla seconda mediante l’esame di idoneità, guadagnando dal
secondo anno un anticipo come gli altri e anche più.
Un po' assurdo ma vero.