Tagli dei fondi alle Università:
Mussi minaccia di dimettersi.

di Giuseppe Guzzo, La Tecnica della Scuola del 31/7/2006

 

Acque agitate nelle settantacinque università italiane. Il maxiemendamento governativo al decreto legge Bersani, già approvato al senato, prevede che in autunno gli Atenei dovranno restituire il 10% dei fondi incassati per il funzionamento nel 2006 e che dai calcoli fatti dalla Conferenza dei Rettori ammonterebbe a duecento milioni di euro.

 

Un prelievo forzoso che non ha precedenti nella storia italiana. Da qui la minaccia di dimissioni del ministro Fabio Mussi il quale con ogni mezzo aveva tentato di fare capire al Consiglio dei Ministri che già tanti erano stati i sacrifici imposti alla ricerca nella passata legislatura.

Il Presidente della Conferenza dei Rettori, Guido Trombetti, ha espresso tutto il suo disappunto e dichiarato che i tagli colpirebbero in maniera intollerabile i ricercatori e gli studenti. Ne deriverebbe che continuerebbe l’esodo degli studiosi verso le sedi e gli istituiti stranieri. Mussi aveva già accantonato, per ora, le grandi riforme e puntava su pochi punti concreti per il quali, nondimeno, come ha dichiarato, occorrono risorse.
Il pensiero, ovviamente, va , si levò dalla scuola.