Fioroni:
disapplicare si può. Anzi, si deve.

da Tuttoscuola del 18/7/2006

 

"L'accordo raggiunto - ha commentato il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni - non ha il significato di un'abrogazione di norme primarie, che sarebbe comunque consentita dal decreto legislativo 165/2001 in materia di organizzazione del lavoro. Si tratta invece di una doverosa presa d'atto della mancanza delle condizioni essenziali per poter procedere all'attuazione degli istituti che oggi sono stati disapplicati.

D'altra parte la mancata applicazione di questi istituti è strettamente connessa all'obbligatorietà della negoziazione prevista dal contratto in fatto di organizzazione del lavoro.

E non possiamo ignorare che le disposizioni erano state adottate senza alcun preventivo confronto con le parti sociali. Pertanto - conclude Fioroni - abbiamo ripristinato le regole per consentire alla scuola certezze e stabilità e per ricondurre l'organizzazione dell'attività educativa e didattica all'autonomia e alla responsabilità delle istituzioni scolastiche. È comunque mio impegno ripartire da questa situazione di riapertura del confronto, anche con le parti sociali, per un sereno esame di tutti gli aspetti più rilevanti del sistema scolastico al fine di pervenire a soluzioni largamente condivise".

In attesa della registrazione della nuova "sequenza contrattuale" da parte della Corte dei Conti, e fino a quel momento, comunque, le norme da disapplicare restano in vigore.