Slitta tutto, anche medie e infanzia.

 Per due anni non ci saranno tagli agli organici dei docenti

ItaliaOggi del 27/6/2006

 

Congelata la riforma della scuola dell'infanzia e delle medie. Le nuove superiori, inoltre, entreranno in vigore solo nel 2008/09. Sono le novità più importanti dell'emendamento governativo al decreto legge milleproroghe, di cui ItaliaOggi è in grado di anticipare i contenuti. Confermato l'allungamento dei tempi per l' attuazione di quattro filoni della riforma Moratti (si veda ItaliaOggi di martedì scorso), il ministero dell'istruzione ha concordato con la presidenza del consiglio dei ministri anche interventi sul fronte della scuola dell'infanzia, delle medie e delle superiori. La strategia è sempre la stessa, quella della proroga dei termini di entrata in vigore previsti dalla legge n. 53/2003 e non ancora scaduti.
Il decreto legge (n. 173/2006) è atteso per oggi in aula al senato e su di esso, così come sul dl di spacchettamento dei ministeri, è già stata deliberato il ricorso al voto di fiducia. In questo modo l'esecutivo Prodi blinda i due provvedimenti contro eventuali assalti ostruzionistici dell'opposizione, che già nelle commissioni parlamentari si erano fatti sentire pesantemente.

L'emendamento si compone di quattro commi. Il primo innalza da 18 a 36 mesi i termini per effettuare eventuali correttivi ai decreti n. 76, 77, 226 e 227 del 2005. Si tratta dei decreti attuativi della riforma Moratti relativi all'obbligo scolastico (diritto-dovere), alternanza scuola-lavoro, secondo ciclo e formazione-reclutamento. Si aprono così gli spiragli per innalzare a 16 anni l'obbligo scolastico, per ridisegnare il primo biennio delle superiori, per intervenire sul sistema di formazione e di assunzione degli insegnanti, per rimodulare l'alternanza tra il sistema scolastico e il mondo del lavoro. Il secondo blocco dell'emendamento riguarda le iscrizioni anticipate alla scuola dell'infanzia: resteranno a livello sperimentale, e dunque subordinate alla sussistenza delle risorse, economiche e umane, e all'assenso degli enti locali coinvolti, fino al 2007/2008. L'entrata a regime delle medie, poi, slitta anch'essa all'anno scolastico 2008/09. Era prevista dal prossimo settembre. Due anni in più di tempo che consentiranno di ripensare i piani di studio e dunque gli orari e le cattedre. E durante i quali resteranno confermati gli attuali assetti organici, senza i temuti tagli previsti dalla riforma Moratti. Altri due anni di tempo, infine, per ridisegnare i percorsi liceali e della formazione professionale. E qui si giocherà anche la partita con le regioni sulle rispettive competenze.