Seconda prova di maturità come da copione.

R. R.  Il Corriere della Sera del 23/6/2006

 

ROMA - Seconda prova di maturità come da copione. Pochi minuti dopo la distribuzione dei compiti, le tracce erano già su Internet. Pole position per Plutarco, proposto per il classico: la versione «L’uomo è padrone della parte migliore di se stesso» veniva data per sicura pochi minuti dopo le otto di ieri. Quattro ore di tempo per la traduzione, ma con indicazioni così precise è scattata subito la corsa verso l’online, come per la prima prova. E via coi telefonini e gli amici collegati alla Rete. Allo scientifico sono arrivati due problemi con funzioni e test matematici. Anche in questo caso abbastanza previsti. Più complesso per le prove matematiche il ricorso all’ausilio di Internet: comunque le tracce sono comparse online verso le 9. In molti casi, nei licei scientifici, ci hanno pensato i professori stessi, chiudendo un occhio sui candidati che si scambiavano informazioni e, addirittura, dando consigli loro stessi per i passaggi più impegnativi. Le indicazioni sulle prove che erano in programma negli altri tipi di superiori sono comparse più tardi, tra le 10 e le 10,45. Temi non giudicati troppo difficili al linguistico, dove c’era la possibilità di scegliere tra Roland Barthes, il lavoro flessibile e i bestseller che diventano film. Nei tecnici commerciali invece gli studenti hanno dovuto affrontare lo stato patrimoniale di un’azienda. Favorevoli i primi commenti dei quasi 500 mila candidati, che non hanno giudicato troppo difficile la seconda prova. Un fatto positivo, anche perché oggi c’è il terzo scritto e molti studenti temevano di arrivare troppo affaticati all’ultimo test, il «quizzone», anticipato a causa della concomitanza con il referendum.

E continuano le polemiche sull’esame e sulle prove. L ’Osservatore Romano in terza pagina ha dedicato alla maturità un articolo in cui plaude alle tematiche scelte per lo scritto di italiano ma critica la tipologia del saggio breve o articolo. I destinatari - scrive - sono stati posti di fronte a tematiche «appropriate per ciascuna delle quattro tipologie previste in quanto presumibilmente non estranee alle esperienze di vita e di studio dei giovani candidati» ma - aggiunge - «falsa commedia, oltre che invito all’improvvisazione e alla superficialità, è chiamare un esercito di circa mezzo milione di ragazzi a giocare per un giorno a fare i giornalisti, i saggisti o gli strutturalisti». Un punto di vista non condiviso dai candidati, che hanno scelto in maggioranza proprio la tipologia contestata dal quotidiano della Chiesa.

Contestazioni anche dal fronte degli studenti. Sul sito Matura.it è arrivata la prima proposta di sciopero dei diplomandi. «Anche simbolica, di un solo minuto - spiegano - ma che servirebbe per sensibilizzare il ministro Fioroni a cancellare l’esame di Stato, inutile, ansiogeno e dispendioso». E in un sondaggio comparso su Studenti.it e compiuto da Swg il 59 per cento dei ragazzi intervistati si è detto favorevole all’abolizione della maturità.

Il ministero della Pubblica istruzione, intanto, ha replicato al quotidiano Libero che aveva parlato, dopo la prima prova, di temi da regime. «Quei titoli sono stati scelti - sottolinea il ministero - a marzo dal ministro Letizia Moratti, così come tutte le altre prove che i candidati all’esame sostengono in questi giorni».