Si può bocciare in seconda elementare?
da
Tuttoscuola del 27/6/2006
In
una scuola siciliana la madre di un’alunna di seconda elementare non
ha accettato il verdetto di bocciatura della propria figlia e, a
quanto riferiscono le agenzie di stampa, ha presentato ricorso.
Il dirigente della scuola ha difeso l’operato dei suoi insegnanti sia
sotto l’aspetto della legittimità (le disposizioni lo consentirebbero,
pur a certe condizioni) che del merito (ci sarebbero stati interventi
di sostegno della scuola e cattiva volontà della bambina).
Il dirigente del CSA provinciale ha preso le distanze.
Le agenzie giornalistiche hanno parlato della bocciatura, perché ormai
nella scuola primaria la mancata promozione è un fatto rarissimo; e lo
è ancor di più se si tratta di una classe iniziale.
Cosa dicono le disposizioni in materia?
Per trent’anni l’eventuale non ammissione alla classe successiva nella
scuola elementare doveva essere approvata dal consiglio di interclasse
(praticamente tutti gli insegnanti del plesso scolastico).
La riforma Moratti aveva previsto, in un primo tempo, che l’ammissione
alla classe successiva all’interno del periodo biennale avrebbe dovuto
essere automatica, e si potesse bocciare solamente nel passaggio da un
biennio all’altro. Se fosse rimasta quella previsione, la bambina
siciliana oggi sarebbe stata automaticamente promossa.
Nel testo definitivo del decreto legislativo 59/2004, su richiesta del
Parlamento, l’ammissione automatica all’interno del periodo è stata
invece modificata, prevedendo (art. 8) per la scuola primaria che sia
possibile in via eccezionale e motivata, non ammettere l’alunno. In
questi casi decidono solamente i docenti di classe, ma la loro
decisione deve avvenire all’unanimità.