Sicurezza e barriere:

in Campania e nel Friuli le scuole virtuose.

da Tuttoscuola del 18/6/2006

 

Il certificato di agibilità statica degli edifici è la prima condizione di sicurezza per i milioni di alunni e di insegnanti che vivono nelle scuole (la tragedia di San Giuliano ce lo ricorda drammaticamente). Dalla rilevazione del 2004 compiuta dall’allora Miur, risultava che il 57,5% ne era provvisto. E forse altri, da allora, si spera che si siano aggiunti.

La maggior quantità di edifici scolastici in possesso del certificato di agibilità statica si trova in Campania (78,5%); seguono quelli del Friuli (69,5%) e dell’Emilia-Romagna (67,4%).

Risultavano, invece, in grave ritardo, gli edifici della Sardegna (41,4%) e della Calabria (44,7%).

Il certificato di agibilità igienico-sanitaria - conseguito, secondo la rilevazione del Miur, dal 13,8% degli edifici - risultava essere un obiettivo irraggiungibile per la maggior parte degli edifici scolastici (in molti casi, se le Asl dovessero fare sul serio, molti edifici dovrebbero essere chiusi).

Nelle Marche risultava averlo conseguito il 22,1% degli edifici e nel Lazio il 18%, mentre facevano registrare in proposito un notevole ritardo le scuole sarde (8%) e quelle venete (8,9%).

Per il visto antincendio dei VV.FF. (35,3% in regola) le scuole del Friuli avevano la situazione più virtuosa (55,9%) seguite da quelle dell’Emilia-Romagna (49,6%).

In fatto di abbattimento delle barriere architettoniche – una condizione di sicurezza che riguarda non solo i disabili ma tutti gli alunni e le persone ospitate a scuola – il Friuli Venezia Giulia risulta essere la regione con il maggior numero di edifici scolastici a norma (47,3% per i servizi igienici, 42,6% per le porte, e 26,5% per le scale).

La meno virtuosa in fatto di abbattimento delle barriere architettoniche risulta essere la Sardegna (19% per i servizi igienici, 22% per le porte e 13,5% per le scale).