L'amarcord  di  Berlinguer: 

quei  tardogentiliani  di  destra  e sinistra.

da TuttoscuolaNews  , N. 248, 5 giugno 2006

 

L'appello del governatore della Banca d'Italia Draghi affinchè  siano adottate "nuove regole che premino il merito di docenti e ricercatori" ha riacceso nell'ex ministro Luigi Berlinguer il ricordo di una ferita mai rimarginata, quella provocata dalla gigantesca  manifestazione  di docenti - la più imponente del dopoguerra - che travolse nel febbraio 2000 il suo tentativo di differenziare  le  retribuzioni  in  base  al merito, da accertare attraverso il cosiddetto "concorsone".

Eppure "Cgil, Cisl, Uil e Snals avevano sostenuto sia la proposta  che lo strumento" (il test), e solo la Gilda e i Cobas si  erano  opposti, ma    erano   "numericamente   ininfluenti",  lamenta  Berlinguer  in un'intervista a Gabriela Jacomella sul  "Corriere  della  Sera".  L'ex ministro  (che  a  seguito  della  vicenda  non  fu  confermato  e  fu sostituito    da   Tullio   De  Mauro)  ancora  oggi  accusa  "alcuni tardogentiliani di destra e di sinistra" di  aver  boicottato  la  sua operazione, cavalcando il conservatorismo della categoria.

A noi sembra, ora come allora, che a determinare il rifiuto  di  massa della    sua   proposta  sia  stato  non  tanto  il  principio  della differenziazione  delle  retribuzioni,  ma  soprattutto  il  carattere arbitrario  e  considerato  umiliante  per  l'intera  categoria  degli strumenti predisposti per misurare il merito individuale: i  test,  la valutazione della performance  didattica,  l'idea  che  a  parità  di prestazioni possano corrispondere  compensi  più  alti  per  "i  più bravi" così selezionati. Del resto lo stesso Berlinguer riconosce che "il merito era giusto, il metodo sbagliato".

Diversa sarebbe stata (e riteniamo  che  sarebbe)  la  risposta  degli insegnanti ad una  proposta  di  diversificazione  delle  retribuzioni fondata    sulla  valutazione  e  valorizzazione  del  loro  curricolo professionale (titoli  di  studio  e  di  specializzazione,  corsi  di formazione teorico-pratici certificati, partecipazione  documentata  a progetti    di    successo,   partecipazione  a  concorsi  ecc.)  cui corrispondano    specifici   compiti  all'interno  dell'organizzazione scolastica.

Dice  oggi  Berlinguer:  "bisogna  garantire  incentivi,  riaprire  il dialogo con i  sindacati.  Forse  all'epoca  era  prematuro,  ma  sono contento di avere aperto una strada. Su cui  ora  bisogna  proseguire, con fermezza e determinazione. E con saggezza". Appunto.