Educazione Fisica: di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola del 29/6/2006
L’annuncio è di Giovanna Melandri, ministro delle attività sportive, secondo cui serve “l'effettivo inserimento dell'educazione motoria nella scuola primaria, svolta dalle migliaia di laureati ex Isef e ora Iusm” attraverso “l’adeguamento dalle attuali due ore alla media europea di 3 settimanali”. Durante le lezioni però non si faranno solo attività motorie, ma si approfondiranno anche tematiche di attualità, come la lotta al doping.
Incrementare le ore di educazione fisica nella scuola primaria, portandole da due a tre settimanali. E’ questo uno dei punti chiave che Giovanna Melandri, ministro delle attività sportive, vuole realizzare: il neo Ministro lo ha detto il 27 giugno alla commissione Cultura della Camera durante l’illustrazione delle nuove linee programmatiche del governo in materia di sport attraverso l'aggiornamento del modello organizzativo e finanziario. Una delle azioni che il Ministro ritiene determinanti e prioritarie è proprio “l'effettivo inserimento dell'educazione motoria nella scuola primaria, svolta dalle migliaia di laureati ex Isef e ora Iusm” attraverso “l’adeguamento – ha sottolineato Melandri - dalle attuali due ore alla media europea di 3 settimanali”. Il ministro ha anche annunciato l’allestimento di una Tavolo nazionale dello sport, “i cui lavori verranno avviati almeno entro la fine del mese di luglio” e che rappresenterà la “sede naturale sul quale siederanno tutti i soggetti coinvolti nel governo dello sport” come il Coni, gli enti di promozione, le associazioni, le Regioni e i vari ministeri coinvolti nella materie di competenza. Durante le lezioni di educazione fisica però non si faranno solo attività motorie, ma si approfondiranno anche tematiche di attualità, come la lotta al doping, entrate orami da tempo nelle case di tutti gli studenti: “bisogna insegnare la cultura della sconfitta – ha sottolineato il ministro meandri – e questa deve partire proprio dall'educazione nelle scuole primarie”. A coordinare il Tavolo ci sarà Jury Chechi: “Far parte di questo progetto, di cui condivido tutte le sfaccettature politiche e operative, mi inorgoglisce – ha detto l'ex olimpionico - spero di dare il mio contributo nel miglior modo possibile”. Serve assolutamente “un esempio di moralità, soprattutto da parte degli atleti più noti. Sul doping esiste già uno strumento legislativo efficace, ma occorre porre l'attenzione su quello a livello amatoriale, in particolare su tutto ciò che avviene all'interno delle palestre”. |