In 12 capitoli il programma dell’Unione
per cambiare volto all’Italia
Ritiro dall’Iraq, fisco equo. Una quota dell’otto per mille alla
Cultura
Il ritorno del posto fisso
e più soldi agli insegnanti.
L’Unione: via dall’Iraq, no alla precarietà,
pluralismo tv
Pronto il programma: dall’economia alla scuola, dalle unioni di fatto
all’immigrazione, così l’Italia cambierà volto
di Giuseppe Vittori, da
l'Unità
dell'11/1/2006
DODICI CAPITOLI e 274 pagine.
È la bozza del programma dell’Unione, inviata ai partiti il 29
dicembre scorso, per raccogliere gli ultimi sugggerimenti e le ultime
limature prima del vertice finale dei segretari della coalizione,
delle assemblee regionali del 4 febbraio e dell’assemblea nazionale
dell’11 febbraio.
I dodici capitoli corrispondono ai dodici tavoli programmatici
istituiti dalla coalizione: «Il valore delle istituzioni
repubblicane»; «Una pubblica amministrazione di qualità»; «La
giustizia per i cittadini»; «Un Paese più sicuro»; «Un Paese
protagonista del futuro europeo»; «Noi e gli altri» sulla politica
estera; «Reagire al declino: una nuova economia, nuova qualità
ambientale e nuova società»; «Ristabilire la fiducia, governare la
finanza pubblica»; «Conoscere è crescere»; «Migranti e nuovi
italiani»; «Più informazione più libertà»; «La ricchezza della
cultura».
UNIONI DI FATTO
«Riconoscimento giuridico di una forma di relazione capace di
assicurare prerogative e facoltà e di garantire reciprocità nei
diritti e nei doveri»: è quanto prevede la bozza del programma
dell'Unione. Punto di riferimento, per l'Unione, è il lavoro svolto
nell'ambito dell'indagine conoscitiva dalla commissione Giustizia
della Camera dei deputati: «Al fine di definire natura e qualità di
tale forma di unione, non è dirimente il genere dei contraenti; va
considerato, piuttosto, il sistema di relazioni (amicali,
sentimentali, assistenziali, di mutualità e di reciprocità) - la sua
stabilità e la sua intenzionalità quale criterio qualificante».
RITIRO DALL’IRAQ
«Se vinceremo le elezioni, immediatamente proporremo al Parlamento
italiano il rientro dei nostri soldati, definendone, anche in
consultazione con le autorità irachene, al governo dopo le elezioni
legislative del dicembre 2005, le modalità affinchè le condizioni di
sicurezza siano garantite».
LIBERTÀ DI STAMPA, RAI
«Il Parlamento garantirà il rispetto della missione di servizio
pubblico e dell'autonomia e nuovi criteri di nomina dei vertici
assicureranno l'autonomia manageriale. Solo così la Rai potrà così
diventare un grande gruppo multimediale la cui unitarietà dovrà essere
preservata come condizione di forza industriale, editoriale e
produttiva».
POLITICHE FISCALI
«Le politiche finanziarie e fiscali devono puntare a correggere gli
squilibri sociali e territoriali, a combattere l'impoverimento
prodotto dalle dinamiche del mercato e dal centro destra».
SOSPENDERE IL PONTE SULLO STRETTO
«Riguardo al ponte sullo Stretto di Messina proponiamo di sospendere
l'iter procedurale in atto e di valutare in concreto le effettive
priorità infrastrutturali nel Mezzogiorno: dal sistema autostradale e
ferroviario alle reti idriche, dalla politica dei porti al piccolo
cabotaggio».
GIUSTIZIA
«Dobbiamo rimuovere tutti gli aspetti del nuovo ordinamento
giudiziario in stridente contrasto con i principi costituzionali e,
dove necessario, intervenire con provvedimenti di sospensione
dell'efficacia di quelle norme della legge delega che potrebbero
ledere il principio di unità, uguaglianza e parità di trattamento, e
rendere impossibile successivamente un nuovo e diverso riordino della
magistratura».
SUPERAMENTO DELLA LEGGE TRENTA
«Siamo contrari ai contenuti della legge Maroni e dei suoi decreti
attuativi». Così la Bozza del Programma dell'Unione annuncia «il
superamento», ma non l'abrogazione, della legge n.30 del 2003, che la
Cdl ha ribattezzato legge Biagi. Le forze che compongono la coalizione
si impegnano a considerare «il lavoro a tempo indeterminato come la
forma normale di occupazione».
CONCORRENZA BANCARIA ALL’ANTITRUST
Affidare «la stabilità di tutti gli intermediari finanziari (e non
solo delle banche) alla vigilanza della Banca d'Italia; la vigilanza
sulla trasparenza e la tutela dei risparmiatori in tutte le sezioni
del mercato finanziario ad una Consob rafforzata; la garanzia della
concorrenza (anche per il mercato bancario) all'Antitrust».
SÌ A ELECTION DAY
Secondo l'Unione la Costituzione «si cambia assieme», a sottolineare
che non verranno riproposte riforme «a colpi di maggioranza». L'Unione
propone la razionalizzazione delle scadenze elettorali «con
l'accorpamento delle elezioni politiche e amministrative ravvicinate».
La bozza prevede anche l'attribuzione al premier del potere di
proporre al Capo dello Stato la nomina e la revoca di ministri e
sottosegretari, una migliore regolamentazione della questione di
fiducia, prevedendo limiti specifici al suo esercizio e l'introduzione
della cosiddetta sfiducia costruttiva, con l'esplicita indicazione di
un successore.
RIDURRE IL QUORUM PER INDULTO E AMNISTIA
Il quorum dei due terzi per approvare indulto è amnistia per il
centrosinistra è troppo alto. E così, proprio mentre si discute alla
Camera della possibilità di concedere o meno i provvedimenti di
clemenza, nel programma dell'Unione si prevede di modificare
l'articolo 79 della Costituzione per ridurlo.
INCOMPATIBILITÀ E BLIND TRUST
Per risolvere il conflitto di interessi, l'Unione propone, nella bozza
di programma, una soluzione triangolare: la revisione del regime delle
incompatibilità; l'istituzione di un apposita autorità garante;
l'obbligo di conferire le attività patrimoniali a un blind trust.
RIDURRE I COSTI DELLA POLITICA
Le prime soluzioni individuate per tagliare i costi sono la riduzione
del 50% dell'organico degli uffici di diretta collaborazione delle
amministrazioni centrali, la riduzione dei «benefici impropri e dei
privilegi» per le posizioni dirigenziali di vertice e l'affermazione
piena del principio di trasparenza, anche attraverso la pubblicazione
on line degli stipendi dei dirigenti pubblici superiori a 200.000 euro
l'anno o degli incarichi extra e delle consulenze.
ANCHE QUOTA ESTRAZIONI SETTIMANALI LOTTO PER
RISANARE BILANCIO CULTURA
«Riteniamo necessario destinare una quota dell'otto per mille e una
quota degli introiti provenienti dalle estrazioni infrasettimanali del
lotto alla cultura, attribuendole al bilancio del Ministero per i beni
e le attività culturali».
UNA GRANDE STAGIONE DI ALFABETIZZAZIONE; PIÙ
SOLDI A INSEGNANTI
Per rilanciare la scuola l'Unione
intende «sfruttare la sua forza principale: l'autonomia», investire
«sui giovani migranti, sulle loro intelligenze e su un incontro di
culture che parte dai giovani». «Vogliamo rendere l'insegnamento una
scelta appetibile per i migliori talenti, uomini e donne, così che la
qualità della scuola possa beneficiare della loro formazione e
qualificazione». L'obiettivo è quello di «portare tutti i ragazzi al
conseguimento di un titolo di studio superiore» e «attuare una decisa
lotta contro la dispersione scolastica e formativa, con l'obiettivo di
rientrare nella media del 10%». Inoltre «incrementare fortemente
l'utenza dei nidi entro la fine della legislatura»; mantenere
l'articolazione in scuola elementare e media, di durata di otto anni;
elevare l'obbligo di istruzione gratuita fino a 16 anni (primo biennio
della scuola superiore); innalzare l'età minima per l'accesso al
lavoro dai 15 ai 16 anni. Bisogna riconquistare la fiducia degli
insegnanti, sottolinea il programma. E per farlo vengono indicati tre
piani: valorizzazione del loro ruolo, rendendoli protagonisti del
nuovo progetto culturale e portando le retribuzioni di tutto il
personale al livello dei Paesi europei, lotta ad ogni forma di
precarietà e rilancio della formazione.
BASTA CON I CONDONI EDILIZI
«Basta con i condoni edilizi». «Ci impegniamo - sottolinea il
documento - a non varare nuovi condoni e a potenziare attività e
misure di prevenzione, di controllo e dissuasione, nonchè piani di
recupero del territorio che passino anche attraverso l'abbattimento
delle opere abusive, a partire da quelle realizzate nelle aree
vincolate».
PENSIONI, SARÀ ELIMINATO GRADINO CHE INNALZA
BRUSCAMENTE SOGLIA
«Con la tendenza all'aumento della vita media,
l'allungamento graduale della carriera lavorativa dovrebbe diventare
un fatto fisiologico». La bozza di programma dell'Unione affronta la
questione 'spinosà della disciplina pensionistica.
Tuttavia, va eliminato l'inaccettabile gradino che innalza bruscamente
e in modo del tutto iniquo l'età pensionabile, come prevede per il
2008 la legge approvata dalla maggioranza di governo».
RIPRISTINARE IL FALSO IN BILANCIO
«Ritornare al falso in bilancio come reato di pericolo, abrogando la
disciplina introdotta nel 2002 dalla riforma del diritto societario
del governo Berlusconi»: è quanto prevede la bozza di programma
dell'Unione. Inoltre il documento punta ad «incidere sulle forme di
'chiusura proprietarià come gruppi piramidali, accordi e patti di
sindacato».
TASSE PIÙ ALTE PER RENDITE FINANZIARIE;
RESTITUZIONE FISCAL DRAG
Ripristinare la tassa di
successione per i grandi patrimoni. È uno dei punti di politica
fiscale che prevede anche tasse più alte per le rendite finanziarie e
precisamente: «La uniformità del sistema di tassazione delle rendite
finanziarie a un livello intermedio tra l'attuale tassazione degli
interessi sui depositi bancari e quella sulle altre attività
finanziarie, con l'esclusione dei redditi di piccoli patrimoni, in
coordinamento con l'imposizione societaria e la tassazione di
dividendi e plusvalenze azionarie». Il programma dell'Unione punta
inoltre al sostegno alle responsabilità familiari attraverso la
riforma degli assegni al nucleo familiare con una correlata revisione
dell'Irpef. «Al posto degli attuali assegni e delle attuali deduzioni
sarà organizzato un unico trasferimento condizionato dalla situazione
economica familiare». Si prevede «la restituzione del fiscal drag» e
la riforma del catasto «in modo da rendere coerenti i valori e le
rendite con i valori di mercato dei cespiti immobiliari e la
contestuale revisione delle aliquote al fine di non inasprire il
prelievo complessivo, soprattutto sulla prima casa».