Livelli di istruzione degli stranieri

a volte superiori di quelli degli italiani.

Tuttoscuola, 21 gennaio 2006

 


Quasi cinque anni fa con il censimento 2001 gli stranieri presenti in Italia erano circa un milione e 335 mila, mentre oggi sfiorano ormai i tre milioni (e parliamo sempre di stranieri con permesso di soggiorno o condizioni di non clandestinità).

In un ampio studio curato dall’Istat sugli stranieri censiti allora (www.istat.it), sono stati esaminati dati e situazioni di quei cittadini non italiani, rilevando, tra l’altro anche il loro livello di istruzione.
Dato il quasi raddoppio della popolazione straniera intervenuto nell’ultimo quinquennio, quei dati, nel loro valore assoluto, non possono essere assunti a riferimento, tuttavia, messi a confronto in termini percentuali con la situazione della popolazione italiana, riservano più di una sorpresa, sfatando definitivamente il mito che alle condizioni sociali ed economiche spesso deprivate corrisponda un livello mediocre di istruzione.

Grazie anche al fatto che mediamente la popolazione straniera è più giovane di quella italiana con quote più consistenti nella fascia di età centrale (dai 20 ai 44 anni) piuttosto che in quella di età avanzata come capita agli italiani, il livello medio di istruzione degli stranieri è più elevato di quello degli italiani.

Così, anche se per l’intera popolazione straniera dai 6 anni in su la percentuale delle persone con almeno un titolo di studio è inferiore di 3,6 punti in percentuale a quella italiana (85,4% contro l’89%), è percentualmente più elevato la percentuale di laureati stranieri (9%) rispetto ai laureati italiani (6,4%).

Allo stesso modo gli stranieri con diploma universitario sono il 3,1% contro l’1% degli italiani.

Nei livelli medi di istruzione la situazione è ancora una volta a favore degli stranieri: il 27,8% possiede un diploma di secondaria superiore contro il 25,8% degli italiani.

Il 32,9% di persone con cittadinanza non italiana ha solamente la licenza di scuola media, contro il 30,1% degli italiani.