Valutazione/1.

Lo sguardo di disapprovazione dell'Ocse

sulla scuola italiana.

da TuttoscuolaNews N. 227, 9 gennaio 2006

 

I dati comparativi contenuti nell'edizione 2005 di "Education at a glance" ("Uno sguardo all'educazione"), raccolti dall'OCSE tra i 32 Paesi aderenti, con riferimento prevalente all'anno 2003, sono, come al solito, molto negativi per l'Italia.

Nel 2003 in Italia era laureata il 10% della popolazione di età compresa tra i 25 e i 64 anni e possedeva un diploma di istruzione superiore il 44%, rispetto al 24% e al 66% della media dei paesi OCSE.

Inefficienze si annidano nel livello superiore dell'istruzione.

Nonostante gli insegnanti italiani siano tra i meno pagati, la spesa annuale per studente è superiore alla media OCSE, rispettivamente 7.474 e 6.081 dollari. Le ragioni di questa discrepanza risiedono sia nel basso numero di alunni per insegnante (10,9 nella scuola primaria), il più basso in assoluto dei paesi OCSE, sia nel relativamente basso numero di alunni per classe (18 alunni per la scuola elementare a fronte di 21,4 media Ocse).

La scuola dell'infanzia continua ad essere il fiore all'occhiello del nostro sistemo educativo, almeno sotto il profilo quantitativo.

L'Italia mantiene infatti una delle più alte percentuali di partecipazione all'istruzione nella fascia 3-4 anni.