La riforma Moratti alimenta l'assalto ai licei.

Domani si chiudono le iscrizioni al primo anno delle superiori.
L'area umanistica è in crescita, professionali in crisi .

di Roberta Brunetti da Il Gazzettino di Venezia del 24/1/2006

 

Venezia
Ultime ore di attesa per le scuole superiori. Domani, infatti, si chiudono le preiscrizioni alle classi prime: in tutta la provincia sono oltre 5.000 gli studenti che, con le rispettive famiglie, hanno fatto la loro sofferta scelta. E nel giro di qualche giorno si saprà chi, tra le 43 scuole del Veneziano, sale, chi scende. Un appuntamento che da tempo si consuma, in nome dell'autonomia dei singoli istituti, a colpi di concorrenza. E che già da qualche anno vede vincere i licei, meglio se classici, calare i professionali. Così nell'ultimo biennio la cosiddetta "area classica, scientifica, sociale" - quella appunto dei licei - è passata dai 9.778 iscritti dell'anno scolastico 2004/2005 ai 10.140 del 2005/2006, con un aumento in percentuale del 3,7; quella tecnica da 11.289 a 11.542 (più 2,2); quella artistica da 1.349 a 1.387 (più 2,8); in calo soltanto quella professionale scesa da 5.475 a 5.372 (-1,9).

 

QUALCHE NUMERO - I dati sono quelli elaborati dall'Osservatorio della Provincia. Complessivamente, alle 43 superiori del Veneziano, variamente accorpate, sono iscritti quest'anno 28.441 ragazzi. Quasi la metà frequenta scuole di Mestre (il 26,9%) o Venezia (il 19%), seguite da San Donà (15,2%), Portogruaro (13,3%), Mirano (12,6%), Chioggia (7,7%) e Dolo (5,3%). Un ben manipolo, da un paio d'anni in crescita. L'Osservatorio, che ha monitorato l'ultimo quinquennio, registra un più 2,4%, dal 2001/2002 al 2005/2006, con valori che passano da 27.775, a 27.659, 27.484, 27.891, fino ai 28.441 di quest'anno. Ma il dato più significativo resta quello del rapporto tra le diverse aree d'istruzione, con la fuga verso i licei e la crisi dei professionali. Un andamento nazionale che, a detta degli esperti, è legato anche alla riforma Moratti. Non a caso il liceo classico è quello che meno è stato toccato dai cambiamenti. Al contrario, il futuro dei professionali è stato fino all'ultimo il più incerto. Da qui la fuga, prima che degli iscritti, degli stessi professori. E i casi di Venezia e Mestre, riassunti nella tabella che pubblichiamo qui a fianco, parlano da soli.

 

IL CASO VENEZIA -Il boom dei licei, nella città d'acqua, ha avuto in realtà un solo vero protagonista. Il classico Foscarini che in quattro anni ha addirittura invertito i rapporti di forza con il "rivale" Marco Polo. Nel 2001/2002 il Polo aveva 291 iscritti, contro i 196 del Foscarini; quest'anno il rapporto è di 288 a 382. Il Polo, in cinque anni, ha perso un classe, ma il Foscarini ne ha guadagnate 6, di cui 2 quest'anno. Una progressione che continuerà? É la prima domanda di questa nuova tornata di prescrizioni.

Sempre nell'area dei licei, a Venezia è leggermente calato anche lo scientifico Benedetti, mentre cresce e bene l'artistico. E una vera esplosione ha avuto anche l'Istituto statale d'arte. I tecnici tengono, ma con andamenti vari: se l'Algarotti ha perso 4 classi, il Corner ne ha guadagnate 5. In netto aumento anche Fermi (da 70 a 107 iscritti) e Sarpi (da 196 a 246). Nota la crisi di Venier e soprattutto Cini, accorpati nel polo nautico. Mentre, tra i professionali, l'eccezione è rappresentata dal Barbarigo, diventato con i suoi 719 iscritti una delle scuole più grandi del centro storico. Fatto anche comprensibile in una città che vive di turismo.

 

E MESTRE -Meno drastici gli andamenti degli iscritti nelle scuole della terraferma. Tutti con il segno più, comunque, le variazioni nei licei. Bene soprattutto il classico Franchetti (più 24,1%) e lo scientifico Morin (più 26%), ma tiene anche il Bruno (più 4,5%) che con i suoi 1.126 iscritti diventa la scuola superiore più popolosa di Mestre, superando lo Zuccante (sceso a 1.071). Tra tecnici e professionali, tante flessioni, con i picchi di Mozzoni (meno 31%), Luzzatti (meno 30%), Foscari (meno 32%). E complessivamente, in questi ultimi cinque anni, le superiori di Mestre hanno perso 269 studenti: il 3,4%. Contro i 236 guadagnati, invece, da Venezia (4,6%).