IN CATTEDRA

Iscrizioni, entro due settimane

la presentazione delle domande.

La nota riassume e interpreta i cambiamenti della scuola legiferati durante l’anno

di Giuseppe Tesorio da Il Corriere della Sera del 9/1/2006

 

Anche quest'anno la circolare sulle iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado è arrivata come strenna natalizia, il 23 dicembre, con il numero 93. Comunica la scadenza per la presentazione delle domande, il 25 gennaio, ma dice anche di più. Una circolare sempre attesa, perché da alcuni anni va oltre la semplice modulistica. La nota amministrativa diventa didascalica, interpreta, riassume i cambiamenti della scuola legiferati durante l'anno. Dunque, con una premessa di 50 righe, 540 parole, chiama in causa il ruolo delle Regioni e delle autonomie locali, titolari di importanti compiti, e ricorda «i nuovi modelli didattici e organizzativi individuati dai processi di riforma in corso». È chiaro che la scelta della scuola diventi «motivo di riflessione da parte delle famiglie». Ciò premesso, il tempo scade fra due settimane. Così la circolare - su www.istruzione.it - passa in rassegna anticipi (asilo e primaria), orari, modifiche (scuola media), sperimentazioni (corsi regionali). Alla scuola dell'infanzia possano iscriversi, dopo gli altri, anche i bambini che compiono tre anni di età entro il 28 febbraio 2007; alla primaria possono iscriversi i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile 2007 (le scuole devono accettare l'iscrizione anticipata). Per quanto riguarda la media inferiore, la possibilità dell'«inglese rinforzato» (cinque ore alla settimana accorpando le ore della seconda lingua su scelta della famiglia) slitta al 2007. Invece, già da settembre, le ore di inglese saranno tre anziché due (più altre due per la seconda lingua). Un'ora in più in tutte e tre le classi di tecnologia (le ore obbligatorie passeranno dalle attuali 27 a 29, con 4 ore ulteriori di attività facoltative e opzionali).

Il prossimo anno va a regime il «diritto-dovere»: dopo la terza media i ragazzi devono obbligatoriamente iscriversi in un istituto superiore (statale, paritario o legalmente riconosciuto), oppure proseguire in corso regionale o nell'apprendistato. A chi si iscrive agli attuali istituti (domanda in una sola scuola, anche online), compresi i professionali, viene assicurato il percorso di studi quinquennale. Ma, per le famiglie che devono scegliere oggi, il problema delle corrispondenze tra vecchi e nuovi percorsi e titoli di studio rimane. Si vedrà.