RIFORMA SUPERIORI
Il caso della regione Molise: non sarà necessario riaprire le iscrizioni.

Sperimentazioni, la stretta dei d.g.

Il Miur ai direttori scolastici regionali: partire a settembre

ItaliaOggi del 14/2/2006

 

Non sarà necessario riaprire le iscrizioni nelle scuole superiori. Le famiglie saranno avvertite dagli istituti già scelti dell'eventuale attivazione di percorsi di sperimentazione della riforma. "A confermarcelo è stato lo stesso ministero in un incontro della scorsa settimana”, spiega Giuseppe Boccarello, direttore generale dell'ufficio scolastico del Molise.Una regione che marcia a tappe serrate verso la riforma “per mettere i nuovi percorsi nel piano dell'offerta formativa delle scuole già dal prossimo settembre”, dice Boccarello, “in modo da consentire alle famiglie di decidere serenamente ed evitare che vengano avviate sperimentazioni improvvisate”. Anche in altre regioni stanno partendo dagli uffici scolastici, seppur con tempistiche diverse, circolari sulla sperimentazione.

E non mancano le polemiche. “Da una prima ricognizione delle nostre strutture risulta che in regioni come il Veneto, il Piemonte, la Calabria e la Campania gli uffici scolastici non si limitano a trasmettere informazioni, ma esercitano pressioni sulle scuole”, denuncia Enrico Panini, segretario generale della Flc-Cgil, “argomentandole anche con la possibilità di avere fondi in più per la sperimentazione in un momento in cui le casse degli istituti sono vuote”. Intanto la Cgil ha dato mandato ai propri avvocati di impugnare il decreto del Miur n. 775/2006 sui progetti di innovazione.

il documento che gli uffici scolastici

I 33 istituti superiori del Molise l'hanno ricevuto lo scorso giovedì. Quelli interessati alla sperimentazione ora potranno presentare un progetto ai genitori: le famiglie decideranno se aderire o meno. Poi il progetto, approvato dal collegio docenti, sarà inviato all'ufficio scolastico. Nel Molise non dovrebbero partire percorsi del filone coreutico: nella circolare ai presidi Boccarello ha chiesto di astenersi dal farlo perché “mancano le strutture con cui raccordarsi sul territorio”. Via libera, invece, ai percorsi musicali vista la presenza del conservatorio a Campobasso. Nella stessa circolare vengono annunciate anche due conferenze di servizio: una con i dirigenti dei futuri licei riformati non articolati in indirizzi, l'altra con i rimanenti presidi più i responsabili dei professionali “per valutare l'ipotesi campus”. In Molise sta già nascendo anche l'Osservatorio regionale di supporto con una variante nella composizione rispetto al decreto n. 775/2006: saranno presenti anche i presidi. Secondo Boccarello, l'adesione in Molise dovrebbe essere elevata. “Due scuole avevano già dato la disponibilità prima del decreto. Vorremmo lavorare con gli istituti e la regione per formare i ragazzi secondo le necessità del territorio riducendo i numeri di quelli che emigrano per lavoro”. L'ufficio scolastico non manifesta preoccupazioni per la quota del 20% dell'orario definita dalle scuole in base agli indirizzi regionali: i presupposti di collaborazione con la regione (guidata dal centro-destra) ci sono tutti, assicura il d.g. Rimangono però le polemiche della Conferenza delle regioni sulla riforma e le prossime elezioni potrebbero portare altri cambiamenti. “Ma se partiranno le sperimentazioni”, chiude Boccarello, “non credo che un nuovo governo impedirà ai ragazzi di completare i percorsi che hanno scelto”.