Sentenza sul marcatempo.
dalla Gilda degli Insegnanti di
Pisa,31/01/2006.
Il 31 gennaio 2006 è
stata annullata la sanzione disciplinare dell'avvertimento scritto
intimata alla prof. Leila d'Angelo, coordinatrice della Gilda di Pisa,
nell'ormai lontano 15 gennaio 2003, dal Dirigente scolastico dell'ITI
Leonardo da Vinci di Pisa ing. Corrado Manfredonia. Causa della
sanzione, il rifiuto di timbrare il cartellino, introdotto
nell'istituto con un atto unilaterale del dirigente, senza sentire gli
organi collegiali e le rappresentanze sindacali e senza che la materia
fosse stata definita nella contrattazione collettiva nazionale per il
personale docente.
All'annullamento della sanzione, con vittoria di spese per la prof.
d'Angelo, si è giunti davanti al Giudice del lavoro del tribunale di
Pisa, dr. Elisabetta Tarquini.
Il dirigente ha promesso, alla presenza del giudice, che convocherà le
rappresentanze sindacali per discutere e definire con loro la materia.
Spetta ora alle RSU d'istituto, ed ai sindacati che esse
rappresentano, scegliere, almeno ora, dopo anni di silenzio, se
difendere i docenti che lavorano, che sono in classe a far lezione nel
loro orario di cattedra oppure se stare dalla parte dei dirigenti che
non rispettano le prerogative sindacali e di quei docenti che
nascondono, dietro la timbratura del cartellino, i mille impegni che
li portano nei luoghi più diversi, magari ad occuparsi di attività
aggiuntive compensate in modo poco trasparente, lasciando la classe a
se stessa, o all'insegnante di sostegno o al docente con cui si ha la
compresenza. Quest'ultima categoria di docenti è certamente una esigua
minoranza, ma non di quelle minoranze che vanno protette e tutelate o
nascoste con l'ipocrita parvenza efficientistica di un cartellino
marcatempo; la scuola, con i suoi mille problemi, non ha bisogno di
questi riti inutili, ma piuttosto ha bisogno che sia ridata dignità ai
docenti, nell'esercizio della loro funzione più alta, che è il lavoro
nelle classi, docenti che sanno essere comprensivi con gli studenti ma
che hanno anche il coraggio di essere con essi fermi e severi, e che
usano con coerenza la stessa fermezza e determinazione contro gli
abusi dell'autorità scolastica; quelli che non si occupano di mille
progetti nelle ore di lezione, ma che progettano, fuori da quelle, il
lavoro didattico di tutti i giorni.
La Gilda di Pisa, che parteciperà alla contrattazione, farà la sua
parte: no al cartellino che piace troppo ai docenti che amano le fughe
dalle classi e ai dirigenti che impongono riti inutili, sì a
ricondurre tutti i docenti e dirigenti alla consapevolezza dell'alta
responsabilità della loro professione, attraverso un lavoro di
educazione e di autoeducazione tra tutte le componenti della scuola.
Pisa, 31/01/2006
Il direttivo provinciale
della Gilda degli Insegnanti di Pisa