Niente mediazioni sulla 53.

ItaliaOggi del 21/2/2006

 

´La riforma Moratti va abrogata'. Enrico Panini si rivolge ai circa 700 delegati giunti a Trieste da ogni parte d'Italia per il primo congresso nazionale della Flc-Cgil ma, in realtà, il suo messaggio è diretto a quanti si troveranno a governare il paese all'indomani della tornata elettorale. E al governo che verrà, oltre che, nell'immediato, ai rappresentanti dell'Unione, il segretario della Flc-Cgil chiede non piccole modifiche, aggiustamenti o scappatoie emendative ma la riscrittura totale di una legge (la n. 53/2003) che rischia di sortire come unico risultato ´l'allargamento dello spazio dell'esclusione sociale'. Le scelte di Letizia Moratti, secondo Panini, puntano infatti verso una privatizzazione e una banalizzazione del sapere che ´mina le stesse basi solidaristiche del paese'. A quelle scelte bisogna opporsi innanzitutto rifiutando la canalizzazione precoce e quel doppio binario che privilegia il sistema dei licei a danno di quello dell'istruzione e della formazione professionale affidata sì alla gestione delle regioni ma a tutt'oggi priva di risorse.

Quindi reclamando un maggiore coordinamento tra mondo della scuola e mondo del lavoro e esigendo l'innalzamento dell'obbligo scolastico ai 18 anni. Obiettivo, quest'ultimo, da raggiungersi entro l'arco di tutta la legislatura ma da ´anticipare, nei primi 100 giorni, attraverso provvedimenti che possano già da subito ricondurlo alla soglia minima dei 16 anni'. Infine lotta al precariato attraverso l'elaborazione ´di un piano di immissioni in ruolo per la stabilizzazione dei 150 mila lavoratori di scuola, università e ricerca'.