La polemica degli esami nelle scuole private.

da Tuttoscuola, 17/2/2006

 

Sindacati e partiti della sinistra sono stati duramente critici nei confronti del Miur per la nota sulle scuole private, ritenuta un regalo che "suona come una campana a morte per tutto il sistema educativo italiano", come ha detto il deputato dei Verdi Mauro Bulgarelli.

La senatrice Acciarini (DS) non ha esitato a parlare di violazione della Costituzione.

Il regalo "scandaloso" consisterebbe nel fatto che per le scuole private non paritarie il Miur ha inteso abrogare gli esami di idoneità.

Ma cosa ha detto quella nota ministeriale n. 777 tanto contestata?

"... gli alunni soggetti all'obbligo scolastico, che si avvalgono dell'istruzione privata, assicurata presso strutture scolastiche organizzate (scuole private non paritarie), non sono tenuti a sostenere, al termine di ciascun anno scolastico, esami di idoneità alla classe successiva, ivi compresi, al termine della scuola primaria, gli esami di idoneità alla prima classe della scuola secondaria di I grado....L'obbligo di sostenere esami di idoneità al termine di ciascun anno scolastico permane, invece, nei confronti degli alunni in età di scolarizzazione obbligatoria che si avvalgono dell'istruzione paterna, ivi compreso il caso di passaggio da tale tipo di istruzione a quella impartita in scuole statali o paritarie".

L’esame di idoneità è, dunque, necessario se l’alunno vuole passare dalla scuola privata ad una scuola statale o paritaria; se resta all’interno della scuola privata, non serve l’esame.

Ma non esiste alcuna norma che preveda tutti gli anni un esame di idoneità per passare da una classe all’altra all’interno di una scuola privata.

A quale norma di legge violata si riferiscono, dunque, i critici della nota 777?