L'anagrafe scolastica

può far emergere gli studenti fantasma.

da TuttoscuolaNews N. 234, 27 febbraio 2006

 

Nelle istituzioni scolastiche statali sta trovando per la prima volta applicazione in modo organico l'anagrafe scolastica prevista dal decreto legislativo n. 76/2005 sul diritto-dovere.

E, da quel che si sente dalle scuole, sembra che il sistema funzioni, facendo emergere i doppioni di iscrizioni degli alunni (spesso dovuti a mancate cancellazioni in caso di trasferimento).

Se davvero il controllo incrociato consentirà di arrivare ad una effettiva conoscenza delle situazioni degli iscritti, potrebbe esserci qualche sorpresa nella determinazione degli organici del personale docente, la cui entità dipende proprio dalla esatta quantità, istituto per istituto, degli studenti iscritti.

Se lo augura probabilmente il Miur che ha voluto questo impiego dell'anagrafe ai fini della determinazione degli organici, anche per far emergere negli istituti superiori le cause di un fenomeno quasi inspiegabile che vede tutti gli anni una variazione in meno oscillante tra le 25 mila e le 45 mila unità di studenti tra situazione di diritto (su cui si determinano i posti dei docenti) e situazione di fatto. Chi sono, dove vanno quelle decine di migliaia di studenti che ogni anno risultano mancanti a settembre? Doppie iscrizioni? Evasione scolastica?

Quest'anno a settembre sono stati 24.638 gli studenti in meno rispetto alla previsione di marzo, virtualmente corrispondenti a più di mille classi non dovute.

L'anno scorso erano stati 37.333, pari a circa 1500 classi non necessarie.

L'anagrafe scolastica potrebbe, dunque, far emergere questi fantasmi dall'origine inspiegabile.

A dir la verità l'anagrafe dovrebbe servire a controllare la dispersione scolastica, controllando abbandoni ed evasione dall'obbligo, ma per realizzare questo obiettivo primario occorrerà che essa venga contestualmente applicata anche alle scuole non statali, nonchè, in forma integrata, si raccordi con le anagrafi regionali e territoriali (quando ci sono) relative ai ragazzi che frequentano corsi di formazione o lavorano in apprendistato.