La riforma approvata dalla Camera. Dalle
commissioni miste tra prof interni ed esterni
Maturità, via libera definitivo Il ministro Fioroni: "Adesso torna una prova seria" Salvo Intravaia, la Repubblica del 19/12/2006
Maturità con nuove regole per quasi mezzo milione di studenti
italiani. La Camera ha approvato con 275 voti favorevoli e 220
contrari il disegno di legge che modifica gli esami di Stato. Stando
alle dichiarazioni rilasciate dal ministro della Pubblica istruzione
Giuseppe Fioroni qualche settimana fa, le novità introdotte dal
disegno di legge governativo presentato per ridare credibilità ad un
esame che rischiava di ridursi in molti casi ad una specie di
formalità saranno operative sin dalla prossimo giugno. Ma quali
sorprese ha riservato l'inquilino di viale Trastevere a migliaia di
studenti italiani?
Le novità. La novità
senz'altro più temuta riguarda le commissioni che torneranno ad essere
a maggioranza 'esterna'. Dopo la parentesi berlusconiana, che ha fatto
la fortuna degli istituti paritari, la commissione giudicatrice sarà
composta al massimo da 6 prof, tre interni e tre provenienti da altre
scuole generalmente della stessa provincia. A guidare gli esami sarà
un presidente, anch'egli esterno, che dovrà seguire i lavori di due
classi o al massimo 70 alunni. Tramonta, in questo modo, l'era del
presidente-notaio costretto, fino all'anno scorso, a seguire i lavori
anche di venti classi contemporaneamente.
I
privatisti. Coloro che si
presentano agli esami senza avere seguito neppure un giorno di lezione
dovranno sostenere una prova preliminare e potranno presentarsi in una
scuola statale o paritaria del comune di residenza. Stretta in vista
anche per i cosiddetti "saltanti per merito". Per approdare
direttamente all'esame Stato dal penultimo anno di corso (senza cioè
frequentare il quinto anno), oltre ad essere promossi con almeno otto
in tutte le materie a giugno (al quarto anno) occorrerà avere una
carriera scolastica immacolata: almeno sette in tutte le materie degli
anni precedenti e neppure una bocciatura. Il boom di candidati esterni
delle paritarie, passati dai 348 del 2001 ai quasi 11 mila dell'estate
scorsa dovrebbe così arrestarsi. E anche i 'viaggi della speranza' che
hanno portato non pochi studenti a sostenere gli esami in scuole a
centinaia di chilometri di distanza dal comune di residenza o i
'miracoli' di coloro che, bocciati nelle statali, diventavano 'ottisti'
nelle paritarie.
Parla il ministro. "Vogliamo
una scuola seria, credibile, autorevole, che faccia andare a testa
alta i nostri studenti in Italia e in Europa. Grazie al Parlamento un
primo passo lo abbiamo fatto oggi: questo è un si che restituisce alla
scuola un esame di Stato credibile di fronte all'Università e al mondo
del lavoro" dice il Ministro dell'Istruzione Paolo Fioroni.
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