Reazioni durissime di Verdi, Prc e Pdci dopo le rivelazioni di "Repubblica"
Nel maxi-emendamento due commi "nascosti" stanziano fondi non programmati

Manovra, cento milioni agli atenei privati
scontro nella maggioranza: "Bloccateli".

 la Repubblica del 20/12/2006

 

ROMA - Una vera bufera politica si sta scatenando nella maggioranza dopo la scoperta di un altro "emendamento nascosto" nella Finanziaria appena approdata alla Camera. Questa volta la battaglia si scatena sul mondo universitario. E i fondi di cui si discute non sono pochi: cento milioni destinati alle università private, nascosti in due commi del maxi emendamento - il 603 e 604 - sfuggiti ai più.

La notizia anticipata sulle pagine di "Repubblica" ha scatenato le reazioni di alcuni partiti di governo, che arrivano a chiedere una nuova riunione di maggioranza per sbrogliare il caso.

Particolarmente duro il commento di Oliviero Diliberto: "Il finanziamento di istituti universitari privati con fondi pubblici è del tutto inaccettabile - dice il segretario del Pdci-. Di un simile provvedimento non si è mai discusso e deve essere eliminato al più presto". Rincarano la dose la senatrice Manuela Palermi, capogruppo Verdi-Pdci a Palazzo Madama: "E' inaccettabile che le linee politiche della Finanziaria vengano decise da colpi di mano o attraverso vergognosi sotterfugi. E' obbligatoria ed urgente una riunione della maggioranza e del governo" e l'onorevole Sgobio, capogruppo dei Comunisti Italiani a Montecitorio: "Non ci sono soldi per la Ricerca e poi si finanzia l'università privata, è un'altro buco nero di questa Finanziaria".

Reazioni che testimoniano la sorpresa di una parte della maggioranza di fronte alla notizia anticipata da Repubblica. I firmatari dei commi che portano cento milioni alle università private sono due noti senatori della Margherita: Luigi Lusi, segretario amministrativo del partito e vicinissimo a Rutelli, e Luigi Bobba noto come esponente della linea "teodem" all'interno del suo partito (che però scarica le responsabilità sul collega di partito: L'ho solo firmato, chi l'ha pensato e poi costruito è stato lui").

I fondi sono destinati a tutti i collegi universitari che abbiano la finalità di ospitare studenti e che "siano iscritti ai registri delle prefetture", criteri poco selettivi per ricevere complessivamente 32 millioni l'anno nei prossimi tre anni.E' scontato che la maggioranza dei collegi ai quali andranno i fondi sono di natura religiosa.