Formazione docenti - Documento congiunto AIES-ENS-FI.

LA FORMAZIONE DI BASE E IN SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI CHE OPERANO CON ALUNNI SORDI

Contributo al lavoro della Commissione Formazione insegnanti dell’Osservatorio Nazionale sull’integrazione scolastica delle persone in situazione di handicap
da parte di AIES, ENS, FIACES, FIADDA.

dall'AIES, del 30/3/2006

 

PREMESSA

L’azione formativa, sia scolastica sia extra-scolastica, impone oggi un regime di qualità e di professionalità di alto livello e si pone come problema urgente per l’intera società, nello sforzo di formare le nuove generazioni e contribuire al generale miglioramento della qualità del sistema dell’istruzione e del processo di integrazione scolastica.

La questione appare vieppiù stringente allorché ci si riferisce ai complessi processi di sviluppo che caratterizzano il contesto sociale ed i conseguenti livelli richiesti alla formazione anche  dei soggetti disabili  e, tra questi, le persone sorde.

Il tema della formazione/aggiornamento del personale della scuola è da considerarsi una priorità per lo sviluppo dell’intero sistema formativo e va inserito nella più ampia costruzione di un sistema formativo iniziale, permanente e in servizio di tutto il personale della scuola. Si ribadisce l’importanza sia della formazione iniziale universitaria, sia dei più recenti modelli di formazione/aggiornamento a distanza e in presenza.

La formazione iniziale e in servizio dei docenti di sostegno e curricolari deve tener conto delle problematiche emergenti e dei contributi che le recenti acquisizioni delle discipline psicopedagogiche e didattiche offrono, nonché dei nuovi approcci che permettono risultati interessanti nell’ambito della diagnosi e dell’intervento nelle situazioni di disabilità.

Si ritiene che la formazione permanente sia essenziale per il miglioramento della qualità del sistema educativo  di istruzione  formazione.  È necessario pertanto che la stessa sia resa obbligatoria, come avviene già nel mondo della sanità pubblica e  in altre categorie professionali.

Si ribadisce la necessità di “mettere a sistema” le attività di formazione per tutto il personale, al fine di favorire più ampi processi di professionalizzazione attraverso la condivisione delle problematiche educative e di linguaggi, risorse e strumenti orientati alla loro presa in carico. Questo processo deve garantire l’assunzione di responsabilità da parte di tutto il personale della scuola circa i bisogni educativi speciali delle persone sorde. 

Si ritiene altresì necessario ribadire la necessità di orientare la formazione dei docenti e del personale della scuola sul versante dell’Area 1 (discipline psico-socio-pedagogiche e didattiche) perché essenziali alla adeguata percezione dei bisogni formativi degli alunni, alla valorizzazione delle loro esperienze e alla conseguente individuazione di soluzioni educative, organizzative e metodologiche utili a porre in essere modalità più coinvolgenti ed efficaci rispetto ai processi formativi e di integrazione.

L’attenzione alle suddette necessità richiede la previsione in forma sistematica di risorse economiche adeguate per la formazione permanente del personale della scuola.
 

Per il perseguimento dei suddetti obiettivi proponiamo le seguenti azioni:

PER LA FORMAZIONE INIZIALE :

Corso di laurea articolato in formazione generale, trasversale per tutti i docenti (3 anni) e formazione specifica (2 anni) per i docenti che intendono specializzarsi.

Il primo triennio dovrebbe caratterizzarsi per la forte valenza pedagogica – metodologica –didattica senza escludere quella psicologica che dovrà però essere dimensionata sui reali bisogni di lettura tipici di una scuola.

Ciò per riaffermare i principi più squisitamente educativi ed evitare il rischio di assumere prospettive “medicalizzate” nei confronti della diversità in generale e della disabilità in particolare e soprattutto per  consentire ai futuri docenti di acquisire elementi conoscitivi e strumenti operativi idonei ad  affrontare e a dare risposte adeguate ai numerosi e diversi “bisogni educativi speciali.

L’innovazione didattica, pertanto,  intesa quale categoria interpretativa del fenomeno educativo indipendentemente dalle leggi di riforma, dovrebbe caratterizzare ogni insegnamento universitario

La formazione specialistica (2 anni) dovrebbe essere suddivisa in 1 anno polivalente e in 1 anno per ogni tipo di disabilità. I contenuti dei programmi di studio, per quanto sopra detto, relativi alla minorazione uditiva, siano determinati da appositi decreti ministeriali, sentita una Commissione di esperti composta da rappresentanti delle associazioni firmatarie. L’obiettivo generale di questa formazione specialistica è quello di dotare i futuri insegnanti di una competenza approfondita nell’uso dei diversi approcci metodologici e dei relativi strumenti didattici e nelle diverse modalità linguistiche. E’ infatti attraverso la padronanza di un patrimonio di conoscenze e di abilità strumentali che l’insegnante potrà far fronte adeguatamente ed in modo individualizzato ai singoli bisogni degli alunni con i quali opererà.  

La riaffermazione, valorizzazione, potenziamento del tirocinio –soprattutto nel biennio – che deve superare la logica della ”presenza in situazione” per approdare allo status di “laboratorio didattico” all’interno del quale un ristretto gruppo di tirocinanti, sulla base di un contratto formativo stipulato con la scuola ospitante e sotto la guida di un tutor “specializzato”, sia messo in grado di affinare le proprie conoscenze e di acquisire competenze, anche mediante l’attivazione di  esperienze che consentano la mediazione tra il sapere e il saper fare. Tale percorso dovrà prevedere la stipula di convenzioni specifiche con quelle realtà scolastiche che hanno maggiormente esperienza di integrazione di alunni sordi nelle proprie classi.

 

PER LA FORMAZIONE IN SERVIZIO:

Investire sulla formazione in servizio dei docenti curricolari: ciò per garantire l’effettiva integrazione scolastica e la cura educativa assicurata da tutti i docenti, con conseguente “presa in carico” del soggetto almeno da parte del consiglio di classe/interclasse e promuovere specifiche competenze da parte degli insegnanti nel lavoro di equipe.

Prevedere l’obbligatorietà dei percorsi di formazione per tutti gli insegnanti, individuando modalità per rendere significativa e motivante la formazione stessa (vedi CCNL 2002-2005, pubblicato sulla G.U. n. 188 del 14/8/2003). Per motivare e stimolare gli insegnanti ad una formazione ed aggiornamento  permanenti sul tema dell’integrazione si propone di individuare degli incentivi commisurati alle ore effettivamente svolte nei corsi di formazione/aggiornamento e alla loro ricaduta nell’azione didattica, che dovranno concludersi con una valutazione finale:

  • riconoscimento di crediti formativi riconoscibili anche a livello universitario (introduzione delle ECS - Educazione Continua Scolastica, in analogia con quanto avviene in sanità attraverso le ECM – che diano accesso al conferimento di incarichi, funzioni strumentali, ecc.);

  • attribuzione di punteggio ai fini della progressione di carriera;

  • riconoscimenti economici della specializzazione e percorsi privilegiati di inserimento nelle graduatorie del sostegno;

Prevedere attività di aggiornamento delle conoscenze e delle competenze destinata ai docenti specializzati .

Ribadiamo la necessità che i docenti in servizio hanno  l’obbligo ogni triennio di frequentare un corso di aggiornamento professionale nei Centri territoriali competenti o nelle sedi degli enti di formazione iscritti all’albo del MIUR (individuati con apposite convenzioni) che possano attestare specifiche competenze ed esperienze nell’educazione della sordità.

 

SI RIBADISCE INOLTRE LA NECESSITÀ DI:

Continuità

E’ necessario trovare adeguate soluzioni al problema della continuità della funzione di sostegno: nel ruolo e/o sul caso/scuola.

In merito alla continuità sul progetto educativo dell’alunno si evidenziano le seguenti priorità:

- necessità di modificare la tempistica per quanto concerne le graduatorie alla luce dell’assegnazione, della mobilità e della negoziazione in modo da garantire un corretto avvio dell’anno scolastico e della Riforma.

- la negoziazione deve essere orientata verso il principio della continuità didattica ed educativa in modo che tutti i docenti, il personale educativo statale e degli Enti Locali permanga stabilmente nella stessa sede per lo svolgimento del progetto di integrazione, (prevedendo anche incentivi economici).

 

Promuovere l’utilizzo adeguato dei docenti specializzati

Per una maggiore razionalizzazione delle risorse disponibili si propone di attuare un piano di coinvolgimento (formazione ed utilizzo) di tutto il personale della scuola in possesso di un titolo di specializzazione per l’handicap che oggi è impegnato in incarichi curricolari, risorsa molto rilevante dal punto di vista numerico che potrebbe ben contribuire alla realizzazione di progettualità mirate sulle singole situazioni di deficit.

 

Formazione Dirigenti

Implementare la formazione dei Dirigenti Tecnici e Scolastici in tema di integrazione, per la costruzione di “cabine di regia” territoriali (locali, provinciali, regionali) per l’integrazione.

 

Insegnanti Sordi

Per gli insegnanti sordi in possesso del titolo di specializzazione venga previsto un canale riservato di accesso alle cattedre del sostegno per le classi in cui siano presenti alunni sordi.

 

ENTE NAZIONALE SORDOMUTI

                      Il Presidente Nazionale

Ida Collu

 

 

FIADDA

per Il Presidente Nazionale

Enrica De Giacobbi

AIES

Per il Presidente Nazionale

Vincenzo Di Blasio

 

FIACES

Il Presidente Nazionale