Prove Invalsi, è tutto da rifare
Invalsi, arriva la stoccata finale.
da Italia Oggi del 29/8/2006
Prove Invalsi, è tutto da rifare. Il ministro
dell'istruzione, Beppe Fioroni, ha firmato la scorsa settimana (si
veda ItaliaOggi di sabato) la direttiva con cui riforma la valutazione
del sistema scolastico italiano. La direttiva sull'Invalsi, annunciata
a ItaliaOggi dallo stesso Fioroni, ridisegna la mission dell'istituto
presieduto da Giacomo Elias. E fa decadere le attività già messe in
piedi dall'ente in base alle linee guida del precedente ministro
dell'istruzione, Letizia Moratti. La direttiva segna così un punto di
svolta nel braccio di ferro che ha impegnato per tutta l'estate i
vertici dell'ente e del ministero (si veda ItaliaOggi del 15 agosto
scorso) circa il destino delle vecchie prove da somministrare a
partire da settembre.
L'istituto, è la novità di maggior rilievo, a partire dal prossimo
anno scolastico non definirà più la terza prova scritta degli esami di
maturità, che passa in mano alle scuole. L'ente è chiamato a
´provvedere alla predisposizione e all'offerta di modelli di terza
prova, prevista in sede di esame di stato conclusivo della scuola
secondaria superiore per gli istituti tecnici e professionali' e dovrà
´individuare entro quattro mesi dall'emanazione della presente
direttiva, procedure, criteri e modalità di utilizzazione delle prove
scritte degli esami di stato conclusivi della scuola del primo ciclo e
della secondaria superiore'.
Sempre dal prossimo anno dovrà valutare gli apprendimenti degli
studenti di un campione di istituti, individuato con metodo
statistico, circa gli insegnamenti di italiano, matematica e scienze
della II e IV classe della primaria, della II classe della scuola
media e alle classi I e II della scuola secondaria. Le prove di
valutazione andranno somministrate da rilevatori esterni. Le scuole
coinvolte dovranno essere informate dei risultati. Il nuovo istituto
dovrà in sostanza certificare la validità del sistema dell'istruzione
italiana. Una certificazione che Fioroni ha intenzione di utilizzare
contro gli istinti riduzionistici del ministro dell'economia, Tommaso
Padoa-Schioppa. ´Testimonieremo in questo modo la redditività degli
investimenti in istruzione', spiega Fioroni dicendo ´no ai tagli'
paventati dal collega dell'economia in Finanziaria.
´Una valutazione scientifica, oggettiva e trasparente del nostro
sistema di istruzione consentirà alla scuola pubblica italiana di
essere più affidabile e credibile e di poter certificare la bontà
dell'investimento fatto per l'istruzione dei nostri ragazzi,
investimento che va potenziato e che non può più subire tagli'.