Sentenza del Consiglio di stato si abbatte
sui docenti di strumento musicale già immessi in ruolo.

Licenziamenti in arrivo per i prof.

Non è valida l'abilitazione conseguita dopo il 25 maggio '99

da Italia Oggi dell'8/8/2006

 

I docenti di strumento musicale che sono stati immessi in ruolo, non avendo conseguito l'abilitazione in educazione musicale entro il 25 maggio 1999, rischiano di essere licenziati.

È l'effetto di una sentenza del Consiglio di stato in parte recepita dal ministero dell'istruzione con le note 884 del 30 giugno 2006 e 1057 del 28 luglio scorso (la sentenza è la 2036/2006, disponibile sul sito: www.giustizia-amministrativa.it).

La sentenza

Il Consiglio di stato ha accolto il ricorso di alcuni docenti contro una sentenza del Tar Lazio, nella quale si affermava l'inesistenza del termine del 25 maggio 1999, data di entrata in vigore della legge 124/99 ai fini dell'inclusione nella terza fascia delle graduatorie permanenti di strumento musicale. Secondo i giudici di secondo grado, infatti, "successivamente alla data di entrata in vigore della legge 124 del 1999, che va individuata nel 25 maggio 1999..., l'abilitazione all'insegnamento in educazione musicale (essendosi istituita l'abilitazione specifica in strumento musicale e prevedendosi altresì una sessione riservata per la prima formazione della graduatorie permanenti), ha perduto la sua capacità legittimante all'inserimento nelle graduatorie per strumento musicale".

In buona sostanza, dunque, l'abilitazione in educazione musicale (A032), dopo l'entrata in vigore della legge 124 è stata ricondotta nel suo alveo di competenza, essendo stata istituita la classe di concorso A077, strumento musicale che, per sua natura, ricomprende le specificità tipiche della disciplina. E dunque, dopo il 25 maggio 1999, non può più essere considerata titolo di accesso alle graduatorie permanenti, essendo stato introdotto nell'ordinamento il titolo specifico, che è, appunto, l'abilitazione nella classe di concorso A077.

Al via il depennamento dalle graduatorie

Fin qui la sentenza del Consiglio di stato. Successivamente alla pubblicazione di questo provvedimento, peraltro , l'amministrazione scolastica è stata fatta oggetto di atti di diffida a procedere alla rielaborazione delle graduatorie permanenti di strumento musicale, procedendo in autotutela al depennamento dei soggetti non aventi titolo.

E dunque, già il 30 giugno scorso il ministero è dovuto intervenire con una nota (prot. n. 884) chiedendo agli uffici periferici di effettuare un'attenta ricognizione sulle graduatorie, riservandosi di impartire ulteriori disposizioni successivamente. Disposizioni che sono arrivate con la nota 1057 del 28 luglio scorso, con la quale è stato disposto il depennamento dalle graduatorie di strumento dei docenti che, non possedendo l'abilitazione nello strumento, avevano fatto valere l'abilitazione in educazione musicale come titolo di accesso. Abilitazione che, però, era stata conseguita dopo il 25 maggio 199, dunque, non valida.

Immessi in ruolo in bilico

Per quanto riguarda i docenti immessi in ruolo, che però non erano in regola con l'abilitazione, il ministero ha ritenuto di non potere adottare provvedimenti in autotutela "per il momento e salvo ulteriori approfondimenti" perché la relativa disciplina non rientra nel diritto amministrativo, ma in un contesto di tipo privatistico. In altre parole, l'amministrazione scolastica non avrebbe titolo a licenziare gli interessati, se non in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali. Ma il rischio del licenziamento esiste, perché il presupposto assunto per l'immissione in ruolo a suo tempo è giuridicamente inesistente. Gli interessati, infatti, sono stati assunti senza possedere il requisito dell'abilitazione in educazione musicale conseguita entro il 25 maggio 1999. Dunque, in violazione della normativa vigente.