Intervista a Rino Di Meglio.
a cura di Reginaldo Palermo, La Tecnica della Scuola n. 24 del
2006
Il suo mandato è inizia subito con impegni
importanti: il 17 luglio, unitamente alle altre organizzazioni
sindacali della scuola, lei ha sottoscritto l’accordo su tutor e
anticipi.
A dire il vero io – almeno fino ad ora - non ho sottoscritto proprio
nulla, perché al termine dell’incontro del 17 luglio l’Aran mi ha
fatto presente che la Gilda, non avendo firmato il contratto nazionale
nel luglio 2003, non aveva neppure titolo a sottoscrivere la sequenza
contrattuale prevista dall’articolo 43. Eppure eravamo stati
regolarmente convocati e nessuno aveva sollevato obiezioni sulla
nostra partecipazione al tavolo contrattuale. Noi abbiamo scritto
subito all’Aran segnalando l’anomalia, vorremmo evitare di doverci
rivolgere ad altre autorità per veder sancito il nostro diritto a
sottoscrivere una intesa che peraltro condividiamo.
C’è una clausola dell’accordo del 17 luglio che sta già sollevando
polemiche e perplessità: è quella relativa ai contratti di prestazione
d’opera…
Francamente è una clausola che noi non avevamo richiesto, ce la siamo
trovata nel testo proposto dall’Aran.
E adesso, che fine farà il portfolio?
La norma stabiliva che il docente tutor dovesse curare il “portfolio”
dell’alunno; ovviamente se non c’è il tutor non c’è nessuno che possa
curare il documento.
Questo non significa che la scuola non possa decidere in piena
autonomia quali strumenti valutativi utilizzare; io comunque ritengo
che qualunque strumento debba essere snello, essenziale e funzionale
alla qualità della didattica.
Complessivamente che giudizio dà
sull’operato del Ministro fino a questo momento?
Mi pare che il Ministro e il suo staff stiano operando bene. Il
limite, purtroppo, è che le risorse sono davvero molto modeste. Per
esempio il Dpef contiene un passaggio che ci vede in pieno disaccordo:
per il pubblico impiego, fino al 2011, si prevedono solamente i soldi
necessari per pagare l’indennità di vacanza contrattuale, che è come
dire che fino a quella data non si faranno contratti.
Parliamo di un vostro grande cavallo
di battaglia, l’area di contrattazione separata per i docenti: si
potrà raggiungere questo obiettivo nei prossimi 4-5 anni?
Per noi questo resta un obiettivo fondamentale e devo dire che in più
circostanze i decisori politici si sono pronunciati a favore di questa
ipotesi. Qualche anno fa una indagine condotta da un istituto di
ricerca nazionale aveva evidenziato che i docenti sono molto
favorevoli. Purtroppo le altre organizzazioni sindacali la pensano
diversamente. Noi comunque continueremo a batterci per raggiungere lo
scopo.
D’altronde i dirigenti hanno una propria area, non si capisce perché
debbano stare nella stessa area figure professionali (docenti, dsga,
assistenti tecnici, collaboratori scolastici) completamente diverse
fra loro.