Comunicato del Forum Insegnanti da Foruminsegnanti.it, 20/8/2006
E' sufficiente leggere gli atti del Ministro ed in particolare la Direttiva Ministeriale del 25 luglio 2006 per rendersi conto che il metodo del cacciavite è un fallimento, assolutamente inefficace per contrastare l'impianto culturale delle leggi Moratti.
In tanti anni di
opposizione alle leggi Moratti, abbiamo più volte affermato, mediante
documenti ed Appelli, che non sarebbe stato possibile eliminare gli
effetti perniciosi di tali norme sulla nostra Scuola, senza abrogarle.
1) La disapplicazione del tutor non esclude la persistenza del docente prevalente, il sospetto è che "tutto cambia affinché tutto resti uguale". Noi riteniamo che non si supererà la dequalificazione della didattica determinata dalla riforma Moratti se non riaffermando il principio pedagogico della competenza disciplinare dei docenti, nè la questione dell'insegnante prevalente può essere lasciata all’arbitrio delle singole scuole, poiché è un'intollerabile involuzione verso l’insegnante tuttologo/nientologo ed è lesiva della pari dignità tra i docenti.
2) La scelta di disapplicare la figura tutoriale, con l’accordo ARAN del 17.07.06, ma non eliminare la sua funzione, che resta "spalmata" sul corpo docente, conferma implicitamente il metodo della personalizzazione, l’uso del portfolio, ecc., non aboliti e collegati alla funzione del tutor. E’ tutto l’impianto delle leggi Moratti che permane , per cui le scuole restano nel baratro in cui sono state precipitate.
3) Il ministro riconferma con l’obiettivo A 17 della Direttiva emanata il 25 luglio, l’uso del portfolio a condizione che sia garantita la tutela della privacy, ignorando l’inadeguatezza e il carattere discriminatorio di tale strumento valutativo.
Inadeguato,
in quanto tenta di fissare ciò che per sua natura è in continua
evoluzione;
4) Non si abrogano le Indicazioni Nazionali, aborrite in questi anni dal mondo della Scuola e fatte oggetto di proteste e di Appelli di intellettuali ed Associazioni. Anzi si afferma la loro prescrittività, ignorando che i programmi preesistenti non sono mai stati formalmente abrogati. Stenderemmo un velo pietoso sulla fantasiosa trovata del Ministro di affidare la revisione delle indicazioni nazionali ad una commissione estratta a sorteggio, se non fosse che tale scelta è indice di poca serietà nell’affrontare il problema, ai limiti del ridicolo.
5) Nella Direttiva Ministeriale del 25 luglio, al punto B.2.3 , è stato riconfermato il mandato all’INVALSI di monitorare il sistema, comprese le singole istituzioni scolastiche. L’INVALSI, a sua volta il 26 luglio ha deliberato, di conseguenza, per organizzare le prove per il prossimo anno. Riteniamo che tali prove siano illegittime e lesive della dignità della scuola, che nel periodo delle somministrazioni, viene gettata in un vero e proprio caos. Esse sono prive di qualsiasi valore scientifico, applicando alla scuola arbitrariamente un metodo valutativo mutuato dalle aziende.
6) In questi mesi, anche a causa dei tagli non abbastanza contrastati dal Ministero, non si è fatto nulla per il ripristino del tempo pieno e del tempo prolungato, con le compresenze, nè per eliminare l'obbrobrio pedagogico del tempo "spezzatino". Ci sentiamo fortemente mortificati da un "governo amico", che nulla fa per impedire che le scuole riaprano con il tempo scuola "morattiano", compresi gli "spezzatini vari"
7) La
Direttiva Ministeriale con
l’obiettivo A 9 ha
dato l’indicazione di dare attuazione all’alternanza scuola-lavoro per
la secondaria superiore, stipulando accordi con le imprese per la
fascia di età 15-18anni.
Constatiamo invece che
si vuole anticipare con l'obiettivo A 9 della Direttiva l’appoggio ad
un disegno di riforma della scuola superiore, con una canalizzazione
formalmente meno precoce della precedente, ma con la stessa sostanza.
Ciò è molto grave.
8) Generico l’impegno a favore dei precari dell’obiettivo A2 della Direttiva mentre l’obiettivo A30 conferma il trattamento privilegiato ricevuto dagli insegnanti di religione nella passata legislatura.
L’obiettivo A2 non fa
alcun cenno alle ulteriori 23500 assunzioni di personale precario
promesse dal ministro per quest’anno scolastico, citando solamente un
generico piano pluriennale di assunzioni, senza fornire alcuna cifra
precisa.
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