Dopo la Moratti/1. da Tuttoscuola del 15/8/2006
Finora lo strumento preferito da Giuseppe Fioroni, il "cacciavite", ha lavorato intensamente, e insieme ad alcune iniziative ad alto valore simbolico, come la partecipazione alla marcia di Barbiana o il ripristino del Ministero della "Pubblica" Istruzione, ha consentito al ministro di giocare d’anticipo rispetto alle possibili pressioni provenienti dall’ala sinistra (estrema) dello schieramento di maggioranza. Solo alcuni isolati manipoli dell’ex vasto tavolo "Fermiamo la Moratti", come il comitato di Firenze del movimento "Per la scuola della Repubblica", insistono per l’immediata sostituzione dell’umile attrezzo "aggiustariforma" di Fioroni con una possente macchina "schiacciariforma" – tipo bulldozer – nella convinzione che la legge n. 53/2003 debba essere abrogata insieme a tutti i suoi decreti legislativi, in quanto non emendabile. Sul fronte sindacale, e in particolare sul delicato fronte della Flc-Cgil (che aveva a suo tempo aderito al movimento "Fermiamo la Moratti"), continua per ora una sorta di "luna di miele" nei confronti di Fioroni, che da parte sua è venuto incontro alle richieste sindacali non solo sul terreno dei rapporti di lavoro (precariato, mobilità, aggregazione degli spezzoni ecc.) ma anche su quello del processo attuativo della legge n. 53 (tutor, tempo scuola, sperimentazione del secondo ciclo). Basterà? |