AN propone riforma della maturità
e apre a Fioroni.

da Tuttoscuola del 2/8/2006

 

Un disegno di legge in 6 articoli per riformare gli esami di maturità. È la proposta, aperta, di AN alla vigilia della presentazione in Consiglio dei Ministri del testo della nuova maturità a cui sta lavorando il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni.

"Questa è la nostra proposta - ha spiegato il sen. Valditara, responsabile scuola di AN - e sulla base di queste premesse siamo pronti a dialogare".

Per AN la riforma della maturità deve rappresentare una svolta verso un modello di scuola più seria che privilegi merito e responsabilità all'insegna di una valutazione più rigorosa delle conoscenze e delle abilità e incoraggi l'impegno nello studio.

Nel primo articolo si prevede che, oltre alle conoscenze e competenze acquisite nell’ultimo anno, dovranno essere verificate anche le basi culturali generali relative agli apprendimenti dell'intero triennio.

Con l'art. 2 si reintroduce l'ammissione all'esame di maturità e, per contrastare il fenomeno dei cosiddetti diplomifici si prevede che non sarà possibile il conseguimento del diploma di maturità facendo 5 anni in uno, ma per poter accedere dal quarto anno alla maturità occorrerà avere una media elevata sia degli scrutini di ammissione dal terzo al quarto che dal quarto al quinto.

Nell'articolo 3 per reintrodurre criteri di maggiore oggettività nel giudizio, si propone di ritornare ad una composizione esterna della commissione di maturità con la salvaguardia di un membro interno.

Con l'art.4 per la terza prova (test) si introduce una valutazione esterna, attribuendo la predisposizione e la gestione all'Invalsi, al fine di realizzare meccanismi che garantiscano una piena oggettività e una omogeneità a livello nazionale dei criteri di valutazione.

L'art. 5 introduce fra i metri di giudizio il grado di serietà e continuità dimostrate nell'impegno di studio e riduce contestualmente l'incidenza della prova orale sul complessivo punteggio.

Infine con l'art. 6 si riconosce che riforme serie non si possono fare a costo zero e si stima in 60 milioni di euro il costo per finanziare la nuova maturità.