Elementari, vademecum per l'anticipo.
da
ItaliaOggi del
20/9/2005
Liste d'attesa da esaurire. Classi meno
numerose. Risorse adeguate, innanzitutto di personale. Sono le tre
condizioni pattuite dall'Associazione nazionale dei comuni e dal
Coordinamento nazionale per le politiche dell'infanzia per anticipare
l'iscrizione alla scuola materna, prevista dalla riforma Moratti. In
un'intesa, sottoscritta lo scorso 13 settembre (sul sito: www. anci.
it), le parti hanno fissato le condizioni base in vista dell'apertura
del nuovo anno scolastico, che sarà inaugurato oggi a Roma dal
ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, e dal capo dello stato,
Carlo Azeglio Ciampi.
La scuola dell'infanzia ha registrato un incremento del 3% degli
iscritti, arrivando a quota 1,617 milioni di bambini. Migliaia,
denunciano i sindacati, restano fuori anche se hanno tra i 3 e i 5
anni. Un dato che è destinato a aumentare, vista la presenza crescente
di immigrati. E che fa a pugni, accusa l'Anci, con la previsione,
anche se sperimentale, di un ingresso anticipato anche per chi ha meno
di 3 anni. Ma vista la domanda che giunge dalle famiglie e per evitare
la presenza di bambini portoghesi, ecco il vademecum.
Uno dei primi requisiti, fissati dall'intesa, è che nella scuola
interessata non ci siano liste di attesa. Ossia richieste giacenti di
chi, pur avendo compiuto i 3 anni, non è stato accolto per mancanza di
posti.
La presenza di bambini under 3, inoltre, deve essere limitata al
massimo a due per classe. Nel caso in cui non fosse possibile, si deve
agire sulla leva della consistenza della classe. Il numero complessivo
potrà arrivare a 15 e scenderà ulteriormente se nella classi saranno
presenti alunni diversamente abili.
Per dare via libera all'anticipo è comunque necessario acquisire il
parere favorevole dell'ente locale, su cui ricade una serie di oneri.
Dai servizi come mensa e trasporto alle strutture, con locali
attrezzati. Se c'è il no del comune, insomma, non si va avanti.