La riforma delle scuole superiori . . .

Yuri Calliandro da Il Gazzettino di Venezia del 28/9/2005

 

La riforma delle scuole superiori, il sostegno e l'accudienza degli studenti diversamente abili, la somministrazione agli alunni dei test Invalsi. Sono i principali argomenti toccati ieri alla Scoleta dei Calegheri nel corso di un incontro, organizzato dalla Consulta per la scuola del Comune di Venezia e dal Coordinamento veneziano per la difesa della scuola pubblica, per dibattere sui problemi che riguardano l'attuale panorama dell'istruzione veneziana e nazionale. Dunque innanzitutto la tanto criticata riforma Moratti, che, già entrata in vigore nelle elementari e medie, attende ora tra le polemiche il via libera per le scuole superiori.

"E' importante che la sua applicazione sia stata rinviata di un anno-commenta Silvio Resto Casagrande, presidente della Consulta- così si potrà capire cosa non va e cosa invece si deve salvare. Il vero problema sta nel fatto che tra il cosiddetto doppio canale dei licei e dell'istruzione professionale esiste un'area indefinita che riguarda gli istituti tecnici. Inoltre si deve considerare l'evento elettorale del prossimo anno, che potrebbe portare al Governo un nuovo schieramento politico: in tal caso quale sarebbe il futuro di questa riforma?". Altro argomento scottante quello della diminuzione degli insegnanti di sostegno e del personale di accudienza per i disabili. Per Casagrande la causa del disagio risiede nelle minori risorse a disposizione degli enti locali: "La loro capacità di spesa è sempre più ridotta dalle manovre finanziarie del Governo. Il rischio reale è che il sostegno venga a ridursi per mancanza di personale e mezzi".

Per quanto riguarda poi le prove Invalsi, che verranno nuovamente somministrate ai ragazzi a novembre allo scopo di valutare l'efficienza e l'efficacia del sistema scolastico italiano, il Coordinamento ha espresso, così come già in aprile (quando la maggior parte delle famiglie veneziane si rifiutò di farle compilare ai propri figli), la netta contrarietà "ad un sistema di valutazione esterna che non verifica le competenze, è inutile, e può creare ansia nei bambini delle elementari". Infine nel corso dell'incontro è stato presentato il comitato veneziano "Per una buona scuola", che appoggia una proposta di legge nazionale di iniziativa popolare tesa soprattutto alla totale cancellazione della riforma del ministro Moratti (nella foto).