Secondo ciclo/5:

prove di dialogo tra Governo e Regioni.

Tuttoscuola del 22/9/2005

 

Dalla Conferenza unificata del 15 settembre è emerso chiaramente che i soggetti in campo (Governo e Regioni) hanno interesse ad evitare il muro contro muro. Ma ora?

Lo spazio di tempo recuperato dovrebbe essere utilizzato per definire compiutamente il percorso liceale e quello dell’istruzione e formazione professionale di pari dignità cosicché la famiglie siano chiamate a scegliere non tra il certo liceale e l’incerto professionale, ma all’interno di un sistema educativo unitario dove tutti i percorsi liceali e di istruzione e formazione professionale siano stati precisamente definiti sul piano sia curricolare sia legale (riconoscimento dei titoli di studio professionalizzanti). Ciò significa anche, ovviamente, indicare con modalità esplicite le parti dell’attuale sistema di istruzione statale che debbono confluire nel percorso dell’istruzione e formazione professionale.

Sembra prevalere una linea di questo tipo: l’attuale progetto di riforma ha molti difetti e perciò va corretto, ma non gettato via. Del resto, occorre sollevare gli occhi dalle contingenze politiche e capire che la riforma peggiore è quella che non parte mai. Ciò che serve è un confronto franco ed approfondito per farsi un’idea di scuola chiara, aggiornata e condivisa.