Moratti promuove la scuola.

«E’ tutto a posto, docenti e supplenti in classe dal primo giorno»

 di Raffaello Masci, da La Stampa  del 7/9/2005

 

ROMA
Tra una settimana iniziano le scuole e non ci sarà cattedra senza docente o allievo senza classe. Dal 2001 a oggi sono aumentati i laboratori e le biblioteche, le palestre e gli strumenti informatici, le lingue straniere e l’offerta formativa. Sono migliorate l’integrazione degli immigrati (361 mila gli studenti stranieri) e l’educazione degli adulti, l’alternanza scuola lavoro e l’educazione alla legalità. I fondi per la scuola sono sistematicamente aumentati di anno in anno mentre il numero dei precari è stato ridotto di circa il 50%.

La tradizionale conferenza stampa d’inizio anno, nella solenne cornice del salone d’onore del ministero di viale Trastevere, si è trasformato in una sorta di «Moratti pride» durante il quale l’elegante e lievemente abbronzata ministra ha sciorinato i risultati di questi ultimi quattro anni di gestione. I cronisti, dispersi tra i circa mille presenti, hanno letto in questo «show off» una sorta di bilancio e di commiato: l’anno prossimo, comunque vadano le elezioni, la Signora della Scuola non sarà più su quello scranno, mentre potrebbe essere su quello di sindaco di Milano.

Tutti i dati forniti dalla Moratti nelle 31 «slides» proiettate alle sue spalle sono stati di forte impatto. Così come lo sono stati i dati non detti: e cioè che la riforma della secondaria arranca e che con le Regioni si rischia lo scontro. E poi - si sa - non c’è nulla di più controverso degli inconfutabili numeri, e così, fuori dal palazzo ministeriale, altri «esperti» (sindacali, di opposizione) hanno dato le loro controcifre, pur sempre tratte dalle medesime «fonti ufficiali».


FONDI. La spesa complessiva per l'area istruzione - dice il Ministero - è di 40.690 milioni di euro. Erano stati 35.787 nel 2001, 37.734 nel 2002, 39.736 nel 2003, 40.464 nel 2004. «Falso - dice Chiara Acciarini, capogruppo ds alla commissione Istruzione del Senato e coautrice di un dossier sulla scuola italiana - le cifre non sono valide in assoluto in quanto devono tener conto del variare della popolazione studentesca, dell’inflazione e anche degli automatismi contrattuali e di spesa che sembrano far crescere l’investimento anche quando non è così. Inoltre i numeri sono sbagliati: nell’opuscolo “la scuola in cifre” diffuso dal ministero si dice che nel 2003 la spesa era stata di 41.451 milioni, se fosse così la cifra sarebbe addirittura diminuita». Secondo il segretario della Cgil scuola, Enrico Panini, il taglio delle risorse in termini reali è stato del 43% in cinque anni.

DOCENTI. Il ministero parla, per l’anno in corso, di 817 mila insegnanti, di questi i precari sono 96 mila pari all’11,5%. Grazie a 130 mila assunzioni effettuate, il precariato si è ridotto del 50% rispetto al 2001. Ma secondo i dati di Acciarini i docenti nel 2001 erano 831 mila e i precari, anche allora, 96 mila circa: «Oggi, in termini percentuali, questi sono aumentati di mezzo punto».

DISPERSIONE. Se in Europa la dispersione scolastica è in media del 18% - dice il Ministero - quella italiana si sta avvicinando a questa cifra (20%), un successo rispetto al 25% del 2001. Panini contesta: «Con la riduzione di un anno dell’obbligo scolastico, la dispersione è aumentata».

LINGUE. Un milione di bambini in più studia la lingua inglese, rispetto a quattro anni fa. Inoltre i ragazzi delle prime e seconde medie, che sono un altro milione, oltre all'inglese studiano anche una seconda lingua comunitaria.

TECNOLOGIE. In 29 mila scuole italiane il numero dei laboratori è cresciuto del 35% rispetto al 2001. Quattro anni fa le scuole con laboratori erano il 62,8%, oggi sono l'89%. Allora c’era un computer ogni 28 alunni, oggi ce n’è uno ogni 10. La media europea è di un computer per 13 alunni.

SOCIETÀ. Il ministro Moratti ha molto sottolineato il ruolo della «scuola come comunità sociale». In questo senso 250 mila studenti di scuole situate in aree a rischio sono stati coinvolti in progetti di educazione alla legalità. L’educazione stradale, invece, ha riguardato 830 mila ragazzi che hanno potuto prendere così il patentino per la guida dei ciclomotori. Inoltre le attività di volontariato sono aumentate dell'80% rispetto all'anno precedente.

AUTONOMIA. Tutte queste iniziative sociali sono state svolte nell’ambito dei Piani dell’offerta formativa, che caratterizzano le singole scuole nella loro autonomia. Tuttavia, secondo la senatrice Acciarini, i fondi per l’autonomia che ammontavano a 269 milioni di euro nel 2001, sono stati ridotti a 196 quest’anno.