Continuità didattica, un principio intoccabile.

Il ministero dell’Istruzione ha stabilito che i docenti per il sostegno siano scelti fra quattro aree disciplinari, ma ciò comporta che si crei molta confusione, con il rischio che alunni con disabilità che avevano per uno o più anni l’assegnazione di docenti di un’area, si ritrovano quest’anno affidati a docenti di altra area. Il tutto a svantaggio dell’integrazione e dei diritti degli alunni con disabilità.

Salvatore Nocera da Superabile del 13/9/2005

 

Si riaprono le scuole e, a causa dell’immobilismo dell’amministrazione scolastica, i problemi vecchi e nuovi dell’integrazione rimangono insoluti.
Ai tradizionali problemi della mancanza di ore di sostegno, di insufficiente nomina di assistenti per l’autonomia e la comunicazione di competenza degli enti locali, del mancato rispetto delle sentenze dei tribunali che aumentano le ore di sostegno, ora si aggiunge pure quello del mancato rispetto della continuità didattica.
Nelle scuole superiori, infatti, il ministero ha stabilito che i docenti per il sostegno siano scelti fra quattro aree disciplinari, linguistica, scientifica,tecnologica e psicomotoria. Il criterio di assegnazione di tali aree è evanescente e si presta ai più diversi arbitri. Le associazioni, specie quelle aderenti alla Federazione per il superamento dell’handicap, hanno richiamato da tempo il ministero alla necessità di abolire tali aree che creano infiniti problemi e scorrettezze amministrative. Il ministero non si muove e allora succede di tutto e di più.

Così alunni con disabilità che avevano per uno o più anni l’assegnazione di docenti di un’area, si ritrovano quest’anno affidati a docenti di altra area. Ora, se si tratta di docenti precari, ciò può anche succedere, a causa della estrema mobilità delle graduatorie e quindi delle sedi. Ma l’assurdo è che ciò sta avvenendo anche con i docenti di ruolo. Ciò vanifica qualunque tentativo di dare qualità all’integrazione scolastica ed è necessario porvi rimedio.

Si invitano, quindi, le famiglie, al cui figlio sia stato assegnato un docente per il sostegno di ruolo a non accettare assolutamente la sostituzione del docente. Infatti per questi alunni vale il principio legislativo della “continuità didattica”, fissato nell’art 14 della L:n. 104/92 e nella normativa primaria e secondaria successiva. Nessun dirigente scolastico o amministrativo può modificare le norme; le sostituzioni di area sono quindi arbitrarie ed illegittime. I genitori diffidino immediatamente per iscritto i dirigenti scolastici al rispetto del principio della continuità ed, in caso di violazione, citino in via d’urgenza i dirigenti avanti ai tribunali per ottenere la conferma dei docenti di ruolo dell’area disciplinare dell’anno precedente.

Le associazioni comunque insistono perché il ministero abolisca tali aree, adottando lo stesso criterio della scuola media e cioè elenchi unici fra tutti i docenti per il sostegno sulla base del punteggio, criterio che nella scuola media non ha creato alcun problema, mentre nella scuola superiore i danni sono sempre più tangibili.
Troveranno il ministro ed il sottosegretario Aprea il tempo per rispondere concretamente a queste ed alle altre richieste delle famiglie, che pur dicono di apprezzare tantissimo?!