Incompatibilità

fra docenza e attività professionale:

Appello.

 Maura Carta, da Territorio Scuola del 22/9/2005

 

Numerosi docenti a tempo pieno - avvocati, commercialisti, ingegneri etc. - iscritti ai rispettivi albi professionali ed esercenti l'attività, svolgono attività d' insegnamento a tempo pieno in contrasto con  le norme che regolano la materia.

In particolare, l'art. 508 del D.L. 297/1994 e l'art, 1 comma 56 e ss. della L. 662/196 prevedono che i professionisti che occupano due poltrone - di questo si tratta - possano svolgere attività di insegnamento nelle scuole statali
CON UNA PRESTAZIONE LAVORATIVA NON SUPERIORE AL 50% DI QUELLA A TEMPO PIENO.

Se questi docenti rinunciassero al 50% delle ore di insegnamento, ciò che dovrebbero fare se rispettassero le norme, si creerebbero sicuramente moltissimi posti nelle scuole di ogni ordine e grado. Invece, le scuole ed i dirigenti scolastici fanno finta di non vedere, i sindacati fanno il solito gioco delle tre scimmiette e noi stiamo fermi, immobili ad elemosinare qualche ora per fare punteggio (di guadagnarsi da vivere manco se ne parla..).

Il capo dipartimento MIUR ha adottato recentemente una nota sulla questione (ho sentito dire il 28 luglio p.g. n. 1584) invitando i dirigenti scolastici ad assumere le iniziative del caso.

Possiamo e dobbiamo fare qualcosa anche noi oppure no?

Inviatemi le vostre eventuali adesioni..

Grazie. Maura Carta